Nella città di New York, nei dintorni di Lafayette street avvengono delle misteriose sparizioni, sia tra i cittadini, sia tra i barboni della zona. A.J. Shepherd (Daniel Stern -Il tre palle di “Leviathan” e lo sfortunato ladro insieme a Joe Pesci in “Mamma ho perso l’aereo”) chiamato anche “reverendo”, gestisce una mensa per i poveri e denuncia la scomparsa di ben dodici di loro, precisamente la cosiddetta “comunità sotterranea” formata da coloro che vivono nelle fogne e stranamente si trova a dover rispondere alle domande dell’ente protezione ambientale la cui attività nei sotterranei appare sempre più frequente. Il capitano Bosch (Christopher Curry – Mr. Fisk “Red Dragon”) inizia ad indagare dopo la scomparsa della moglie, nonostante gli sia stato ordinato assoluto silenzio sulla questione, inoltre il fotografo di moda George Cooper (John Heard – Paul in “Big”) che conosce i barboni e scatta loro delle foto, aiuta la signora Monroe (Ruth Maleczech) finita in carcere dopo aver tentato di rubare la pistola ad un poliziotto, con l’intento di portarla al fratello Victor gravemente ferito dopo il morso di una creatura.

Le sparizioni si ripetono e quando una bambina al distretto, dice che suo nonno è stato preso da un mostro fuoriuscito da un tombino, il tenente Bosch insieme a Shepherd, con delle foto trovate a casa di Cooper e del materiale tra cui un contatore geiger che segnala la presenza di forti radiazioni, appartenente a qualcuno della squadra dell’ente protezione ambientale, decide di incontrare la commissione per l’energia nucleare. Il dottor. Wilson (George Martin) nega qualunque forma di fenomeno e l’esistenza di qualunque creatura, successivamente si limita ad imputare la cosa a del materiale radioattivo che doveva essere trasportato attraverso Manatthan, ma che per via di un ordinanza giudiziaria giace sotto la città, tuttavia occulta l’esistenza di un progetto chiamato C.H.U.D. Il cadavere di una creatura umanoide mutante viene rinvenuta in seguito alla morte per asfissia dovuta al gas, Wilson cerca di chiudere il caso, ma quando membri della squadra dell’ente e dei poliziotti vengono attaccati nelle fogne, decide di sigillare la zona e di uccidere le creature convogliandovi del gas, mentre il tenente Bosch, tenta di fermarlo, Shepherd e Cooper scoprono la verità sul progetto e sul perché Wilson vuole ad ogni costo celarne l’esistenza.

Non è la prima volta che cercando una cosa se ne trova un’altra, per poi scoprire che è di quest’altra che si ha veramente bisogno. E’ il caso di questa pellicola di fantascienza del 1984, che sinceramente rischiava di sfuggirmi e che è un piacere riscoprire, ma non solo, si tratta di un cult dell’epoca (vinse il premio come miglior film fantasy al festival internazionale di Brussels) che oltre d’esser citato, come tutti i cult, è a sua volta una citazione di tanti film horror vecchio stile, con le classiche creature mutanti nate in seguito all’esposizione alle radiazioni di sostanze tossiche.

Partendo dal titolo che è un acronimo di “Cannibalistic Humanoid Undergound Dweller” e del più azzeccato “Contamination Hazard Urban Disposal”, scopriamo una storia che se pur già nota, supporta una sceneggiatura del tutto radicata nel circuito dell’intreccio ed apre la narrazione ad un’indagine parallela, il fotografo Cooper ed il cronista Murphy (J.C.Quinn) da una parte, il tenente Bosch e Shepherd dall’altra, non dimentichiamo Lauren Daniels (Kim Greist – Jill nel bellissimo “Brazil”) che apporta un terzo punto focale in cui scopre da se e affronta la creatura, potremmo dire che è una storia a situazioni contemporanee che si incrociano verso la fine.

Il doppiaggio e la colonna sonora a volte ci fanno perdere l’attenzione, è vero, ma dei buoni effetti speciali nei corpi smembrati riportano l’attenzione al suo posto, le creature appaiono qualche volta come quello che sono, uomini in costume con lampadine negli occhi, ma nulla di ridicolo.

Qualche dubbio sul tenente Bosch la cui moglie scompare, ma non sembra che la cosa lo turbi più di tanto all’inizio, Lauren investita da un gettito di sangue, idem il responso da parte sua e per ultimo il fatto che chiunque, sembra abbia una botola in casa che porti direttamente nella fogna cittadina.

E’ un film simpatico che ricorda il passato, inutile e irritante cercarvi il livello e la profondità della protesta ambientalista quando proprio il passato ci racconta che la cosa era al servizio della storia e nulla di più (ad esempio “Le colline hanno gli occhi”), inoltre mi chiedo perché, come ho letto da qualche parte si inneggi la presenza di John Goodman che fa poi una sola apparizione. Un piccolo apprezzamento lo merita l’ambiente dei barboni e i barboni stessi, che fungono ovviamente da legame tra la città ed il sottosuolo, che sono protagonisti, antagonisti e che all’inizio del film con due semplici battute ci regalano uno spaccato della loro cultura, Tim Burton avrebbe senz’altro evidenziato il contrasto tra le due società, quella superficiale con le sue ipocrisie e quella sotterranea con la sua genuinità.

Battuta da ricordare: “…mi rimane così poco tempo da vivere e ancora così tanto da bere…”, “I socialisti sono la rovina del paese, li trovi dappertutto, stanno conquistando il mondo e nessuno reagisce, nessuno si preoccupa di arginare questa piaga.”

Scena da ricordare: Cooper e Shepherd nella fogna.

Consigliato a: Chi non ne ha mai abbastanza del filone nucleare/radiazione/mutazione.

httpv://www.youtube.com/watch?v=WqDToaLuJ7I