Ebbene sì, il giorno del giudizio è arrivato. Il giorno in cui si sciolgono quattro dei sette sigilli.

Oggi, Lunedì 14 Giugno 2021, dall’alto del secondo piano della mia cameretta, guardando verso il cassonetto dell’immondizia più vicino, li vedo. Vedo i 4 Cavalieri dell’Apocalisse: Remake, Reboot, Inizio delle riprese e De Sica.

La notizia del giorno, come potete capire dal titolo e dal poster qui sotto, è l’inizio delle riprese del reboot di “…altrimenti ci arrabbiamo”, film (che più che un film è una pietra miliare della comicità all’italiana degli anni ’70) del 1974 diretto da Marcello Fondato, con la coppia Bud Spencer e Terence Hill.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, immaginatevi di aver vinto, ad un rallycross, una Dune Buggy, nuova di zecca, rossa con la cappottina gialla con un vostro “amico” e che dopo aver deciso di giocarvela a birra e salsicce, arriva quello che infrange i vostri sogni, distruggendola.

Il film sarà prodotto da Lucky Red e Compagnia Leone Cinematografica, la regia del film è affidata a YouNuts! (Sotto il sole di Riccione). Il soggetto è Paolo Fondato, Manuel Fondato e Francesco Cenni, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Vincenzo Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni e Giuseppe Gennaro Stasi.

Christian De Sica prenderà il ruolo del Dottore, ruolo che nel film originale era stato affidato a Donald Pleasence (Il Signore del Male, Halloween, Fuga da New York) e che Alessandro Roja ed Edoardo Pesce (Romanzo Criminale – La Serie) prenderanno i ruoli rispettivamente di Kid e Ben, interpretati nell’originale da Terence Hill e Bud Spencer. Alessandra Mastronardi (I Medici, Master of None) invece sarà Miriam, ruolo che dovrebbe riprendere quello di Liza interpretata da Patty Shepard.

Abbiamo però la sinossi:

Carezza e Sorriso, fratelli molto diversi tra loro e in lite fin dall’infanzia, dovranno mettere da parte le loro controversie per recuperare la mitica Dune Buggy, un tempo appartenuta al loro amato papà e ora sottrattagli da Torsillo, uno speculatore edilizio senza scrupoli, e da suo figlio Raniero. Nel farlo, stringeranno un’insolita alleanza con una comunità di circensi, capeggiata dalla bella e pericolosa Miriam e minacciata dagli affari poco puliti di Torsillo. Tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate memorabili e delicati pasti a base di birra e salsicce, riusciranno i due fratelli a ritrovare la loro amata macchina?

Il film, molto probabilmente, sarà ambientato ai giorni nostri, portando la storia su un livello più attuale e quasi sicuramente la Dune Buggy non sarà sostituita. Non è da escludere nemmeno un cameo di Terence Hill. Cosa che, continuo a non capire.

Perché uno spaccato degli anni ’70, con dinamiche degli anni ’70, con facce brutte degli anni ’70, deve essere attualizzato? Ve lo dico io il perché. Perché le idee originali sono morte, morte tanto quanto Bud Spencer. 

Del resto di reboot, portati ai giorni nostri che ne sono a bizzeffe e ne voglio portare due in particolare, più un sequel. Ghostbusters: Answer the Call, A-Team e Ghostbusters Legacy.

Il ritorno di Ghostbusters (ahimè in Answer The Call del 2016 e di Legacy del 2021) vanno diversamente perché c’è un background che non cambia pur essendo trasportato ai giorni nostri: l’idea di fondo di cacciare i fantasmi e di paranormale è sempre quella.

Stesso discorso vale per l’A-Team (che ha funzionato più o meno), perché la guerra dal Vietnam è passata in Afghanistan, andando prendere fatti, situazioni e personaggi da americano medio con un background che comunque non cambia. Purtroppo per noi, l’italiano medio degli anni 70 non è l’italiano medio di oggi: certo, le situazioni da palazzinaro non cambierebbero e il Capo sarebbe sicuramente ben contestualizzato, pur tenendo conto che ai due protagonisti interessava solo la Dune Buggy. Ma il resto? Una Dune Buggy vinta a un rallycross nel 2021? Roba da sagra di paese. A cosa se la giocherebbero? Agli autoscontri? Esistono nel 2021? Siamo sicuri? Tutto questo sarebbe stato utile se fossero stati vivi Bud e Terence (discorso che mi starebbe bene anche solo per uno dei due) ed è qui che si sarebbe potuto portare sullo schermo un passaggio di testimone (stile Legacy) dopo quasi 50 anni, da un duo iconico e già affermato ad un nuovo duo.

Non vorrei lasciarmi andare a considerazioni personali, un po’ per non cadere nel volgare e un po’ perchè con Jumanji alla fine mi ero sbagliato di brutto, ma posso dirvi che mi sento come se stessi rivivendo i rigori della finale di Champions League del 2005 e che dopo un 3-0 diventato 3-3, durante i rigori, in porta ci sia Christian De Sica pronto ad infrangere i miei sogni di gloria.

Cosa mi aspetto? In primis di sbagliarmi, poi che alcune scene come, la scazzottata nella palestra, la scazzottata nel locale e il rodeo con le moto non vengano cambiate e che a dirigere il Coro dei Pompieri ci sia Peppe Vessicchio.

Il film, uscirà nelle sale italiane, non prima del 2022 e mi auguro che non venga fuori una cagata perché? Perché… altrimenti ci arrabbiamo.