Non bastava il fiato sul collo dell’imminente acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney, ma a complicare la vita a The New Mutants ci ha pensato (come purtroppo a molti altri titoli) la crisi per il coronavirus che ne ha di fatto relegato l’uscita sui servizi in streaming come Chili o Amazon Prime (pagando un costo aggiuntivo per l’acquisto o il noleggio del film).

Fatto è che viene fuori un prodotto che soffre molto la stanchezza dovuto allo stress produttivo in qualche modo subito (difficilmente troveranno spazio nell’MCU i nuovi mutanti il cui destino era di fatto segnato già prima dell’uscita del film) e che a poco è valsa la presenza di Anya Taylor-Joy (apprezzatissima protagonista di film quali Split, per altro in compagnia del giovane prof Xavier interpretato da James Mc Avoy, e più recentemente nella blasonata serie La Regina Di Scacchi, nonché futura versione giovanile della Furiosa interpretata da Charlize Theron in Mad Max: Fury Road).

Ecco, elencare le doti portate da Anya Taylor-Joy di fatto esaurisce quanto di buono si può esprimere per questo film che inutilmente azzarda un risvolto horror che tuttavia non è mai portato a compimento in un film che sostanzialmente risolve l’intero intreccio intorno all’evoluzione personale della protagonista Rahne Sinclair, interpretata da Maisie Williams e di cui vi dico, ad un certo punto ho avuto persino difficoltà ad inquadrare quali fossero i suoi poteri (o “talenti” per dirla alla maniera degli X-Men).

Insomma, una parentesi, una meteora che ha attraversato da lontano l’universo Marvel e che non ha grosse motivazioni, nemmeno quella della completezza, per giustificarne un acquisto in streaming potendo tranquillamente attendere che sia disponibile nel catalogo ordinario o quando qualche TV in chiaro dovesse decidere di trasmetterlo.