Recensire i primi due episodi di Wandavision è abbastanza arduo perché in un periodo in cui le serie orizzontali la fanno da padrone possiamo dire che questa serie si presenta come la regina di questa categoria.
Disney+ ci regala ben due episodi di circa mezz’ora ciascuno (e questo, tenuto conto anche dell’esperienza di The Mandalorian, ci porta tristemente ad ipotizzare che verrà ricalcato lo stesso cliché anche per le imminenti serie su Falcon, Winter Soldier e Loki).
L’errore fatale sarebbe quello di banalizzare quanto proposto poiché è per lo meno evidente che siamo in una fase quantomeno embrionale della vicenda. In effetti l’atmosfera da revival delle vecchie sitcom americane, talmente esasperata da esserne percepibile la finzione (quell’effetto sgradevole che talvolta possiamo “ammirare” nelle telenovela del pomeriggio), è rotta solo in pochissimi momenti in cui Wanda torna ad avere la personalità che conosciamo dai film e in cui si trova in situazioni che, sarà anche colpa/merito del bianco e nero, possono richiamare alla mente immagini di “Lynchiana” memoria con qualche lontana strizzatina d’occhio a serie, o meglio, a contesti come “il Prigioniero”.
La struttura sembra volersi in qualche modo distendere dedicando ad ogni episodio un omaggio ad una fase storica delle sitcom americane. Il primo episodio è chiaramente ambientato negli anni ’50, il secondo approssimativamente nella prima metà degli anni ’60 e termina con l’arrivo del “colore”.
Dal trailer abbiamo visto immagini chiaramente anni ’90 e così via dicendo per cui possiamo da un lato ipotizzare che sarà un crescendo di rivelazioni, d’altro canto forse già dal terzo episodio scopriremo qualcosa di più sostanzioso.
Il tutto senza tralasciare alcuni indizi disseminati qua e la come le finte pubblicità in cui vengono menzionate non solo le Stark Industries ma soprattutto Strucker e l’Hydra.
In rete si cercano collegamenti con le vicende personali di Wanda che, dopo i fatti di Infinity War ed Endgame si sarebbe ritirata in una realtà alternativa creata da lei stessa in cui poter vivere con Visione.
Questa pare essere effettivamente l’idea di base ma è evidente che lei si trova in una situazione decisamente differente e più a cavallo tra una prigionia e The Truman Show con un nodo tutt’altro che trascurabile da sciogliere: Visione, che, come ben sappiamo, è morto (due volte per altro) in quel di Infinity War.
Prendiamo questi primi due episodi come una sorta di aperitivo ed aspettiamo il resto prima di formulare un giudizio più maturo.