Quindi ora chiediti: Sono qui per dimostrare qualcosa agli altri, o per dimostrare qualcosa a me stesso?

Finalmente dopo una lunghissima attesa arriva anche in Italia Creed II, sequel di Creed del 2015 spinoff/sequel della saga di Rocky. Dopo il successo totale del primo Creed, osannato da critica e pubblico,che aveva posto le basi per la nascita di un nuovo eroe, questo nuovo capitolo aveva un compito difficile staccarsi dal precedente capitolo, approfondire i personaggi, dare nuovo vigore a una saga facendo i conti con il passato e lanciandosi verso il futuro e creando la propria leggenda.

E la storia di Adonis e di Rocky è segnata e unita principalmente ad un unico avvenimento: la morte di Apollo per mano di Ivan Drago. Morte che ha lasciato Adonis senza un padre, solo con un fantasma dalla legacy intimidatoria la cui presenza è impossibile da ignorare, e che lasciato rocky distrutto dai sensi di colpa. Era inevitabile per Creed II fare i conti con questo avvenimento, per poter andare avanti, per poter guardare al futuro bisogna fare i conti con il passato e se c’è qualcosa da sistemare sistemarlo.

Creed II ancora più del primo è più sequel di Rocky che Spinoff, fondamentale per questo il passaggio di Stallone da solo interprete a anche cosceneggiatore di questo film capace di legare il film in maniera più stretta alla saga madre e allo stesso tempo, intelligentemente, essere capace di tagliare il cordone ombelicale e fare camminare questo Creed II sulle proprie gambe. E Sly si ritaglia così un ruolo ancora più fondamentale  regalandosi e regalandoci dei dialoghi da pelle d’oca e lacrimoni sopratutto pensando, stando alle dichiarazioni dello stesso Stallone, che questo film è quello con cui si congederà dal suo personaggio più iconico e importante e che quindi un eventuale Creed III sarà forse per davvero per la prima volta uno spin off e il peso sarà tutto sulle spalle di Adonis.

Creed II va anche a correggere forse il limite più grande di Creed dando ad Adonis un avversario terribile e carismatico andando a ripescare Ivan Drago (Dolph Lundgren) a cui finalmente viene dato spessore, background e un enorme e inarrestabile figlio a combattere per lui.

Ineccepibile la regia Steven Cable che prende il testimone di Ryan Coogler e anche qui tutto è all’insegna del rapporto tra passato e futuro, rispetto e distacco e tutto il comparto tecnico è da paura, gli incontri sono crudi e tesi come non mai e vi lasceranno con il fiato sospeso, tesi, aggrappati alla  poltroncina del cinema a soffrire come se i pugli li steste prendendo voi. E l’immancabile training montage è uno dei migliori dell’intera saga.

Straordinarie le interpretazioni di tutto il cast, monumentale Stallone, eccezionale Michael B. Jordan sempre più bravo, sorprendente il gigantesco Florian Munteanu nell’interpretare con carisma Viktor Drago nonostante il personaggio venga sacrificato un po’ dalla sceneggiatura che si concentra di più a creare un Ivan Drago non più macchietta ma personaggio vero e in questo applausi a Dolph Lundgren, bravissima come sempre e davvero in parte Thessa Thompson il cui ruolo è ancora più importante in questo Creed II.

Eccezionali e fondamentali come sempre le musiche di nuovo capaci di creare un ponte solido tra passato e futuro e regalando momenti di commozione ed esaltazione incredibile.

Insomma questo Creed II è bellissimo, commovente a livelli fortissimi, ho avuto dei momenti in cui letteralmente singhiozzavo, esaltante, adrenalico e teso. Da vedere e rivedere assolutamente, scombinerà molte posizioni nelle classifiche della saga di tanti appassionati entrando nella leggenda. Esce in Italia il 24 gennaio, sapete cosa fare.

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