Diva, Vocaloid, manga, idol…
Chi è veramente Hatsune Miku?
Questo è un viaggio molto particolare nella Jpop, di cui abbiamo già parlato in altre occasioni, in quanto oggi esaminiamo l’”aidoru” più famosa del mondo, ovvero una cantante virtuale.
Tutto nacque con Vocaloid, un sintetizzatore software messo in commercio da Yamaha nel 2004. Funzionava come un normale synth virtuale, con uno schermo per i pattern ed una tastiera (a video) per le note. Se avete mai pasticciato con software tipo Fruity Loops capirete benissimo ciò che intendo (per gli altri alleghiamo un’immagine).
Questo programma aveva però una funzione particolare: oltre alle note potevano venire immesse, nei pattern, delle sillabe (inizialmente solo giapponesi) che una voce campionata poi ripeteva creando delle vere e proprie canzoni.
Il risultato, per l’epoca, era strabiliante.
Yamaha diede in licenza il suo programma a varie software house che lo commercializzavano aggiungendo la propria voce/cantante.
Tra i vari “personaggi” che caratterizzavano le molte edizioni di Vocaloid, nel 2007, la Crypton Future lanciò Hatsune Miku. La “ragazzina mangamutante” dai capelli verdi era fornita di una storia ben precisa: si trattava di un androide proveniente da un futuro senza canzoni. L’ambientazione e la “voce” particolarmente indovinata resero Miku la più famosa di personaggi del software. Le vendite dell’applicativo furono spaventose con quasi 3000 copie in preordine.
Ma fu in seguito (e grazie alla rete) che la nostra eroina divenne famosa. In primis cantando (sulla versione giappa di youtube) le canzoni composte col suo software. Ovviamente si utilizzavano animazioni in 3D. Successivamente ebbe pure dei concerti live (in formato ologramma) e, nel novembre 2009, una petizione in cui sono state raccolte quattordicimila firme ha convinto l’agenzia spaziale giapponese ad imbarcare sulla sonda Akatsuki, lanciata per l’esplorazione di Venere tre figurine di metallo di Hatsune Miku. Ovviamente le vendite dei suoi CD ottennero il relativo successo.
[amazon_link asins=’B00MPP2I6W’ template=’ProductAd’ store=’wwwdestroythi-21′ marketplace=’IT’ link_id=’0057f4e4-ae24-11e8-ad7a-872dc99e07d5′]Nata da un software e creata dalla Computer Graphic, la nostra Miku è quindi la più famosa diva “inesistente” del mondo. Ne sa qualcosa l’autore di questo articolo che avrebbe tanto voluto lo smartphone personalizzato del personaggio, commercializzato da Xiaomi e andato esaurito dopo TRE MINUTI.