L’idea di questa serie di articoli, che verranno presentati con la mia inesorabile lentezza (sì arriveranno anche i seguiti sui robot giocattolo XD), è quella di sfiorare il mondo del modellismo nerd e dei giochi collegati. Ho specificato «sfiorare» proprio perché vorrei toccare il lato più easy della cosa.
Con tutto il doveroso rispetto per i modellisiti «veri»  sono conscio che molti nerd, sopratutto gli «anziani», mancano del tempo fisico per montarsi tonnellate di gunpla o per dipingersi eserciti su eserciti di Warhammer.
Però c’è sempre quell’angolino da riempire in casa, e magari si vorrebbe qualcosa di diverso e più particolare rispetto alle solite Action Figures. Oppure qualcuno, più dinamico, magari desidererebbe farsi una sacrosanta partita a Dungens & Dragons usando qualcosa di più performante dei soliti «carta quadrettata e tappi di bottiglia» (dicesi «token»).
Insomma ne abbiamo per tutti i gusti.
Per iniziare, quindi, ho scelto di presentarvi una ditta italiana che produce dungeon assemblabili e predipinti.
Dietro la MiniWords c’è il mitico Giuseppe «Capochino» pilastro dei giochi di ruolo e del modellismo fantasy della penisola. I suoi dungeon in resina sono splendidamente dipinti e facilmente accostabili, bastano pochi secondi, per creare architetture diversissime tra loro. Ottimi sia per il gioco sia per un diorama da esposizione che lascerà a bocca aperta i vostri amici.
Lascio le immagini a parlare (alla redazione sono cadute le mascelle) ma vorrei ribadire che questi sono esattamente i modelli che troverete nelle confezioni. Nulla da incollare o da dipingere, plug & play.