Nell’esilarante meme del post credit del primo capitolo avevamo capito che l’avventura era appena iniziata e che le conseguenze scientifiche delle esplosioni spazio temporali sarebbero arrivate solo nel sequel del film.
Ebbene, nessuno spoiler in questo caso, è proprio così. Across the Spiderverse ci porta a conoscere il mondo dopo il, permettetemi il termine, Blip causato da Miles Morales. Pur avendo salvato tutti e permesso a Peter Parker di tornare dalla sua amata, era abbastanza improbabile che tutte quelle fratture nella crosta spazio temporale non avessero causato qualche problema collaterale, aka, un nuovo cattivo da combattere.
AVVERTENZA: Da qui in poi mi limiterò a dei commenti generici, perché è giusto godersi il film senza spoiler. Io per esempio non ho guardato neanche il trailer (che ha un sacco di spoiler sulla storia del film).
Dal punto di vista tecnico il film è impeccabile come il suo predecessore, Sony sembra aver trovato il modo di rendere su schermo il fumetto come pochi altri. Lo stile è unico, ipnotico, sempre emotivamente legato alle scene e non spettacolare per il puro gusto di esserlo. Non c’è altro film che riesca nell’impresa di portare la carta a pallini sul silver screen come i due capitoli marchiati Sony.
Se vi aspettate nuovi Spiderman, non sarete delusi, ce ne sono una marea. Chiunque abbia avuto l’idea a Sony probabilmente gli verrà fatta una statua: hai i diritti per un solo personaggio Marvel (seppur uno dei più carismatici)? Nessun problema, lo sdoppiamo all’infinito dandogli tutte quelle sfaccettature che ha il Marvelverso Disney, il tutto mantenendo una coerenza narrativa che a mio parere, pochi film riescono ad avere, e nel contempo amplificando la potenza di fuoco di un personaggio che sembra riuscire a sostenere questa moltiplicazione senza problemi, come se non avesse fatto altro tutta la vita.
Across The Spiderverse, fa un po’ come Zelda Tears of The Kingdom, permettetemi il parallellismo videoludico: apparentemente uguale al suo predecessore (per costruzione narrativa e stile), è in realtà un’avventura tutta nuova che porterà il suo protagonista a continuare il suo percorso di crescita sfidando un nemico così potente da far sembrare Kingpin un gioco da ragazzi.
A tal proposito l’antagonista, Macchia (un personaggio creato nel 1984 da Al Milgrom e Herb Trimpe) porta su schermo (con la voce di Schwartzman in originale) un villain apparentemente innocuo (anche nel carattere) ma che sviluppa presto un atteggiamento (e un potere) in grado di mettere a repentaglio la terra di Miles e quella di tutti gli altri Spiderman.
Spiderman Across The Spiderverse alza ancora di più l’asticella del primo capitolo, catapultandoci in un avventura che riesce nell’incredibile missione di rendere più complesso ed emotivamente avvincente un prodotto che sembrava impossibile da superare.
PS. Tante le apparizioni, i cameo e le reference al mondo Marvel tutto tondo, quindi occhio allo schermo, anche se alcune sono talmente palesi ed esplicite che non potrete mancarle.
PPS. C’è un enorme spoiler che vorrei farvi, ma che Sony ha deciso di non comunicare, e quindi rispetterò la loro decisione. Vi farà rosicare? Forse si, ma forse, anche no, dipende da quanto siete forti.