Devo ammettere che non pensavo di scrivere un’altra recensione, la terza, su Wandavision nel giro di pochi giorni e quando la serie è ancora in onda, anzi, per la precisione è al suo giro di boa essendo giunta al quinto episodio (ne mancano 4 alla conclusione).
Posso dire con una moderata tranquillità che i primi tre episodi sono serviti in larga parte a trollarci un po’ tutti, fatto salvo quei momenti in cui accadeva qualcosa di insolito e che dava il sentore di qualcosa di ben più complicato.
Sta di fatto che, eliminati indizi ed easter egg (e qualche momento ironico apprezzabile) i primi tre episodi servono a ben poco, nel senso che è facile concordare che la serie inizi veramente dal quarto episodio di cui vi abbiamo parlato la scorsa settimana.

Il quinto si trova un po’ a metà strada tra quanto detto dell’episodio precedente e, in parte, quanto detto dei primi tre.

La “sitcom” nella quale Wanda si è rifugiata si è spostata a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 non senza alcuni aspetti che non si capisce bene se siano discrepanze volute o banali errori.
Ad esempio il rapporto d’aspetto dell’immagine in 16:9, non proprio usuale per le sitcom di quegli anni, o ancor di più il Commodore 64 usato per navigare in internet e ricevere email, cosa che a quei tempi era in realtà alquanto complicato.
Francamente al momento tendo ad escludere che si tratti di banali errori, tenuto conto che parliamo di produzioni così capillari, e costose per cui per ora ritengo che le incongruenze facciano parte del “gioco”.
Nella “realtà” invece continuano le indagini dello S.W.O.R.D e dell’FBI impegnati a risolvere il problema affrontandolo con una consapevolezza ben più complicata rispetto alle loro già difficili aspettative iniziali e cioè che a tenere le fila dell’intera vicenda è appunto Wanda stessa.

Oppure no? O meglio, potrebbe non essere solo Wanda il problema.

Nel frattempo veniamo a conoscenza di cosa è accaduto poco dopo la fine di Avengers: Endgame ovvero il furto dei resti di Visione ad opera di Wanda stessa e pare proprio che tale scena era in origine pensata per essere inserita come scena post credits alla fine di Endgame.
A parte tutto ciò, e a parte un episodio che in realtà non ci regala momenti particolarmente avvincenti, fatto salvo Visione che comincia a prendere coscienza del fatto che sta accadendo qualcosa di profondamente sbagliato, il clima di moderato torpore che un po’ caratterizza il quinto episodio viene improvvisamente scosso da un terremoto di proporzioni bibliche.
Suonano alla porta, e Wanda sottolinea di non essere stata lei a volerlo (aspetto, anche questo, molto importante) e non è la ricorrente Agnes (il cui ruolo è sicuramente più determinante rispetto alle apparenze e che in rete viene ipotizzato possa in realtà essere Aghata Harkness) bensì, udite udite: Pietro Maximoff, Quicksilver in persona ma, ancora più spiazzante di quanto già non lo sia così, non il Pietro Maximoff visto in Age Of Ultron bensì la versione vista negli ultimi 3 film della 20th Century Fox sugli X-Men, ovvero il personaggio interpretato da Evan Peters.

E, almeno esteticamente parlando, non parliamo nemmeno di una rilettura del personaggio (come ad esempio è stato per il J. Jonah Jameson visto alla fine di Spider Man Far From Home) ma proprio di quello visto in film come Apocalisse o Giorni di un Futuro Passato.

Cosa vorrà dire tutto ciò?

Entriamo nel campo delle ipotesi e quelle che più di tutte solleticano la mia fantasia sono:

  1. Gli X-Men hanno fatto ufficialmente il loro debutto nel MCU e il lavoro svolto dalla Fox non verrà buttato tutto alle ortiche
  2. Nel costruire la sua personale (e privata) versione della realtà Wanda ha aperto (o è stata indotta ad aprire) dei passaggi verso altri universi paralleli
  3. a forza di schioccare le dita con le gemme dell’infinito si è potuto creare qualche casino tra le varie realtà e le azioni di Wanda ci hanno messo il carico (e il Dottor Strange dovrà porvi rimedio)

Ad essere onesti dando una sbirciatina su IMDB Evan Peters viene accreditato per il solo quinto episodio di Wandavision (cosa che sarebbe francamente alquanto curiosa e improbabile dal momento che difficilmente non lo rivedremo nemmeno in un fotogramma di riassunto delle puntate precedenti nei prossimi episodi) e questo ci induce a pensare che i Marvel Studios non solo sappiano tenere bene i propri segreti ma che ce ne siano ancora in serbo altri non meno importanti che potrebbero essere svelati nelle prossime settimane.

Del resto, tutto sommato, questa settimana uscirà il sesto episodio, non manca molto alla fine della serie (che al momento ha tutta l’aria di essere una serie limitata ad una sola stagione), la tensione si fa sempre più alta e non vediamo l’ora di sapere quali altre basi stanno gettando per il futuro del Marvel Cinematic Univers (si parla ad esempio di importanti collegamenti con Dottor Strange 2 e Spiderman 3)…senza dimenticare che, finita Wandavision, avremo “solo” una settimana di riposo (circa 15 giorni che sembreranno lunghissimi) per poi tuffarci nel mezzo di The Falcon And The Winter Soldier e, diciamocela tutta, saremmo davvero molto contenti se accorciassero un po’ i titoli di coda e aumentassero il minutaggio degli episodi almeno ai buoni vecchi tradizionali 45 minuti.