Il 20 luglio arriva finalmente nelle sale italiane il film più atteso dell’estate, Barbie di Greta Gerwig è pronto a colorare i nostri cinema e a sorprenderci.

Fin dal suo annuncio, dal primo (bellissimo) trailer con la parodia di 2001: odissea nello spazio, e con tutta la campagna di marketing martellante che ha accompagnato l’arrivo in sala della pellicola Barbie ha suscitato grande curiosità, vuoi per il cast pieno di stelle con al centro Margot Robbie e Ryan Gosling come Barbie e Ken, vuoi perché Gerwig alla regia e alla sceneggiatura accompagnata dal partner Noah Baumbach sembrava qualcosa di strano.

Anche dopo i trailer ci si aspettava un bello spottone alla bambola più famosa di casa Mattel con un pizzico di buoni sentimenti un po’ in salsa The Lego Movie. Che sarebbe andato benissimo, adoriamo tutti il film con i mattoncini, ma forse non sarebbe bastato per giustificare l’hype.

Invece Barbie è una grandiosa commedia satirica che gioca su più livelli e registri per portare avanti un discorso molto chiaro e potente sulla figura della donna, sull’oppressione patriarcale, sull’importanza di cercare e trovare il proprio posto nel mondo e la propria indipendenza.

Lo fa trascinando lo spettatore in avventura che spazia dai colori pastello ai rosa shock, da incredibili momenti di danza collettiva iper coreografati, ad adrenalinici inseguimenti automobilistici, lo fa attraverso una sceneggiatura incredibile, la regia mai banale di Gerwig, un production design strabiliante e sopratutto prove attoriali veramente di livello, su tutti chiaramente Margot Robbie e soprattutto Ryan Gosling che con un’interpretazione sopra le righe ma mai in over acting si destreggia abilissimamente tra comico e drammatico.

Si ride, tanto, si rimane a bocca aperta spesso, si riflette e forse si esce un pochino migliori, o comunque più consapevoli.

Barbie sa essere sia un mega spot per la bambola più famosa del mondo e per la Mattel che la produce, ma anche una critica, a tratti feroce, del sistema economico e sociale di stampo patriarcale in cui ci troviamo, della bambola stessa e di ciò che rappresenta, e delle mega Corporation guidate da uomini mossi solo dalla sete di potere e denaro.

Insomma correte al cinema, Barbie vi saprà sorprendere ed emozionare, vale tutto l’hype e molto di più, è già un cult e un film per cui diremo “Io c’ero”.