Arriva finalmente al cinema dopo un’attesa infinita e continui rinvii Freaks Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti, scritto dallo stesso Mainetti e da Nicola Guaglianone, già autori dell’ormai cult Lo chiamavano Jeeg Robot.

Freaks Out è un film importantissimo per il cinema italiano da tanti punti di vista: è un progetto ultra ambizioso, che ha goduto di un budget assolutamente ridicolo, per chi conosce i costi e i budget medi delle produzioni americane, soprattutto quelle legate a film altamente spettacolari e ricchi di effetti speciali (e Freaks Out è un film così), ma altissimo rapportato al budget medio di un film italiano. Freaks out è ambizioso anche dal punto di vista tematico, un film di “super eroi”, con effetti speciali, poteri straordinari, sequenze action adrenaliniche come non se ne sono mai viste in Italia. Solo per questi motivi Freaks Out andrebbe premiato, andrebbero premiati Mainetti, Guaglianone, e tutte le persone coinvolte in questo progetto e che lo hanno reso possibile.

Ma di cosa parla il film? Il film, ambientato durante l’occupazione nazista, racconta la storia di un gruppo di circensi, freaks, romani, dotati di poteri incredibili, che sono ricercati bramosamente, loro malgrado, da un altro freak, il circense tedesco Franz, il bravissimo Franz Rogowski, che dotato dell’abilità di vedere il futuro, ha individuato nel gruppo di freaks romani l’unica speranza per il Reich di vincere la guerra.

E com’è il film? Freaks Out parte alla grandissima, con alcune sequenze davvero spettacolari, con effetti incredibili, attori incredibili, continui stimoli. Il primo atto è veramente stupendo, e genera nello spettatore una grandissima curiosità per come la storia si andrà a dispiegarsi ed evolvere, ma poi il film fa fatica a ingranare, continua a buttare dentro nuove cose, nuovi personaggi, le linee narrative divergono, si incrociano e si muovono in direzioni diverse tanto che si fa davvero fatica a capire dove si vuole andare a parare. E quando si arriva all’ ultra spettacolare parte finale, si rimane un po’ delusi. Tutto bello, tutto incredibile, tutto fuori scala, tanto fumo stupendo ma l’arrosto non c’è. Stringi stringi si fa fatica a trovare il senso, un’origin story monca, perché non rilancia a un futuro.

Detto ciò, come scritto in apertura, Freaks Out è un film davvero importante, e che al di là degli eventi limiti di trama e di scrittura nel finale, piacerà molto e gaserà e soddisferà chi lo andrà a vedere. E spero davvero che possa andare bene, incassare molto e fare capire che certi investimenti, quando curati e ben indirizzati sono davvero dei buoni investimenti e che possono aumentare. Quindi viva Freaks Out, film imperfetto ma de core, film un po’ Freak, vedetelo!