Che peccato, un’occasione sprecata questo Red Dot, thriller che ci arriva dalla Svezia, e che alterna un po’ prevedibilmente cliché abbastanza inflazionati ma non per questo meno affascinanti, se non fossero trattati in maniera abbastanza noiosa.
La trama segue una coppia in crisi nel tentativo di ritrovare il giusto equilibrio passando una nottata ad ammirare l’aurora boreale sulle vette innevate del nord della Svezia.

Finiranno braccati in una terribile caccia all’uomo non priva di colpi di scena ma che da soli non servono a salvare un film come detto abbastanza prevedibile e noioso anche forse a causa della caratterizzazione dei due protagonisti che fin da subito non fanno nulla per non essere se non odiati quantomeno almeno un minimo apprezzati.
Tra litigi, ansie e paure riescono, anzi, a commettere non pochi errori che poi inevitabilmente pagheranno a caro prezzo.

Il “puntino rosso” del titolo si rifà al puntatore laser dei fucili da caccia e, per la cronaca, nei circa 90 minuti di durata del film comparirà per un paio di minuti o poco più.

Guardatelo, su Netflix, se proprio siete a corto di idee.