Arriva nei cinema italiani con il titolo infinito e per nulla accattivante di Le Mans ’66 – La grande Sfida il film che in America conosceranno semplicemente come Ford v Ferrari.
Il nuovo film di James Mangold (Logan) che racconta le gesta di Carroll Shelby (Matt Damon) e di Ken Miles (Christian Bale) progettista e pilota/meccanico ingaggiati da Henry Ford II per costruire quella che poi fu la Ford GT40 e vincere a Le Mans interrompendo il dominio Ferrari e lanciando Ford nel motorsport che conta.
A inizio anni 60 le vendite di Ford erano in forte calo, le macchine da lui prodotte non hanno nessun appeal sui giovani che cercano qualcosa di veloce e sexy, che sognano la Ferrari, l’unico modo per rilanciarsi suggerisce il capo del marketing Lee Iacocca (Jon Bernthal) è costruire una macchina da corsa capace di vincere alla 24 ore di Le Mans, il territorio di caccia preferito di Enzo Ferrari che con le sue bellissime macchine spadroneggiava incontrastato da anni.
Il film segue quindi le gesta di Shelby e di Miles mentre mettono a punto la Ford GT40, i test, gli incidenti, le discussioni, le lotte di potere all’interno della Ford fino ad arrivare, in un crescendo di emozioni alla 24 ore del 1966, quella che diede inizio al dominio Ford e fece entrare Shelby e Miles nella leggenda.
Questo Le Mans ’66 – La grande sfida è il film che mancava al roaster per la prossima stagione dei premi già pieno di grandi pellicole ma quasi tutte molto autoriali, lunghe, difficili e controverse, Ford v Ferrari, classico grande film hollywoodiano su una storia vera americana di riscatto e vittoria, perfettamente confenzionato, forse solamente un po’ troppo verboso nella sceneggiatura, ma splendidamente recitato, con due grandi interpreti amati da critica e pubblico, normalmente avrebbe dominato la Oscar Season, quest’anno parte un po’ da Outsider dietro i tanto osannati The Irishman e Parasite (a mani basse i film più belli dell’anno) dei controversi Once Upon a Time in Hollywood e Joker e dei lanciatissimi Hustlers e Jojo rabbit, ma secondo me in silenzio sarà comunque il film da battere, il vero film da Oscar, quello che mette d’accordo tutti, quello facile da votare. Quando ci sarà da scegliere, forse, probabilmente, nell’indecisione tra i tanti grandi autori ci si ricorderà della pelle d’oca e dei brividi provati guardando Ken Miles staccare all’ultimo a 7000 giri entrando velocissimo nel curvone alla fine del Mulsanne, e sono queste le sensazioni che restano, quelle che spostano l’ago della bilancia e che riempiono di premi i film.
Dal 14 novembre in sala da vedere assolutamente, assolutamente in lingua originale per godersi Bale che fa l’accento British e le esilaranti scene bilingue con Ferrari e i suoi meccanici che inevitabilmente si andranno a perdere con i doppiaggio.
Estremamente godibile sia per chi conosce già la storia sia per chi non sa niente della vicenda e di automobilismo in generale, per tutti, se si vuole approfondire consiglio assolutamente il segmento dedicato alla rivalità tra Ford e Ferrari a Le Mans curato da James May all’interno della sesta puntata della prima stagione di The Grand Tour su Amazon Prime Video.