The Favourite (La Favorita) con 10 nomination è una delle pellicole più forti nella corsa all’Oscar dopo aver già fatto incetta di premi dalla Mostra del Cinema di Venezia fino ai Golden Globe.
Siamo a cavallo tra XVII e XVIII secolo, mentre infuria la guerra tra Inghilterra e Francia, la Regina Anna (Olivia Colman) malata di gotta e distrutta dai lutti non ha più il polso della situazione e il potere è conteso tra Lady Sarah (Rachel Weiss) e sua cugina la decaduta Lady Abigail (Emma Stone) che tra intrighi, tradimenti, malizie, ruffianerie e doppigiochi lottano per la supremazia e il ruolo di favorita della Regina.
Per la prima volta il regista greco Yorgos Lanthimos si affida una sceneggiatura non sua dopo i precedenti exploit The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro, che avevano diviso non poco critica e pubblico, fa centro, è proprio la sceneggiatura firmata da Deborah Davis e Tony Mcnamara uno dei punti di forza di questo film, sceneggiatura solidissima, sagace e molto affilata che permette a Lanthimos di portare avanti i suoi discorsi sulle miserie morali dell’uomo con uno sguardo amaro e impietoso concentrandosi solo sulla regia e rendendo il suo cinema più accessibile, anche a chi, come il sottoscritto, aveva fatto fatica a farsi piacere e comprendere le precedenti fatiche del greco nonostante qualche virtuosismo un po’ fine a sé stesso e autoreferenzialismi forse non necessari.
Sceneggiatura strepitosa che messa nelle mani di un cast sontuoso non poteva non decollare Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weiss danno vita a tre personaggi fantastici e indimenticabili all’interno di un tringolo amoroso e di potere tesissimo, con dialoghi esilaranti e tragici che raccontano perfettamente l’ipocrisia e la bramosia della corte inglese del ‘700. Non sono un caso la sfilza di premi vinti Coppa Volpi a Venezia e Golden Globe per la Colman e le tre nomination distribuite tra Miglior Attrice Protagonista e non Protagonista raccolte per la prossima edizione degli Oscar.
Insomma questo The Favourite (La Favorita) è decisamente un bel film che accontenterà anche chi era rimasto deluso dai precedenti lavori di Lanthimos e tassello importantissimo da vedere assolutamente per farsi un’idea di quello che è uno dei film più forti per trionfare la notte degli Oscar.