Ogni anno mi approccio alla visione della nuova stagione di Bojack Horseman con tanta paura perché ogni volta mi dico “Ehi, lo scorso anno è stata una stagione da paura, non è possibile che possano migliorare ancora, ma nemmeno rimanere sullo stesso livello” e invece migliora, tutti gli anni.
E siamo arrivati alla quinta stagione, ed è davvero dura arrivare a cinque stagioni senza sbagliare nulla, senza avere il fisiologico calo che ha ogni serie, e invece no, Bojack non accenna a calare, e anche questa quinta stagione è una conferma dell’assoluta qualità di questo show, punta di diamante del catalogo di Netflix.
Un’altra cosa che non cala è la quantità di coltellate che questa serie dà, se possibile questa stagione fa più male di tutte le altre, ci sono dei momenti in cui ho dovuto fermare il bingewatch perché stavo troppo male, fisicamente, ero lì fermo, con lo sguardo pieno di lacrime a fissare lo schermo in pausa, con un dolore fortissimo al petto. Quindi state attenti ad iniziare questa stagione, perché fa tanto male. La serie assume proprio un altro passo e tutto ha un taglio più triste, ed il ritmo è velocissimo, non c’è un momento di sollievo, mai per tutte e 12 le puntate.
Bojack è la migliore serie di Netflix, senza ombra di dubbio, probabilmente la migliore serie in circolazione. E dovrebbero iniziarla a prendere in considerazione al di fuori della categoria “serie animata” perché è veramente chiaro che ormai si va oltre, è una serie drammatica che se la gioca alla pari con le migliori serie live action non solo di oggi ma di sempre, e ogni anno lo conferma e io rimango di stucco, distrutto.
Bojack è allo stesso tempo il mio migliore amico e la persona da cui vorrei più stare lontano al mondo. Eppure ne ho un sacco bisogno, e mi manca già, e spero che torni presto. Per piangere ancora. Per guardarmi ancora allo specchio e vedere quel brutto cavallo depresso.