Oggi festeggiamo l’anniversario di un altro mitico film degli anni ’80…quel GROSSO GUAIO A CHINATOWN (BIG TROUBLE IN LITTLE CHINA) di John Carpenter con Kurt Russell che, dopo un disastroso passaggio nelle sale cinematografiche nella torrida (non ho controllato ma si dice sempre così…) estate del 1986, divenne lentamente un film di culto. Per gustare al meglio i nostri 5 WTF non dovrete fare altro che far partire questa bellissima traccia tratta dalla soundtrack del film e iniziare la lettura…

1) Noi oggi pensiamo a questo film come ad un classico degli anni ’80 ed uno dei capolavori del Maestro Carpenter ma il film rischiò veramente, come dicevo nell’incipit, di finire nel dimenticatoio più profondo a causa dei disastrosi incassi nelle sale americane. Costato alla 20th Century Fox  la cifretta di 25 milioni di Dollari il film finì per incassare alla fine della sua corsa al botteghino solo 11 milioni su tutto il territorio nazionale…calcolando che la Fox prevedeva di recuperare i costi di produzione nel solo primo week end potete immaginare la incazzature! Ma quale fu il vero motivo di questo floppone? La cosa triste è che fu colpa proprio della Fox che decise di spingere pochissimo sulla promozione del film pompando tutti i soldi del marketing su ALIENS di James Cameron che uscì solo 16 giorni dopo e fece incassi da capogiro….niente da dire sia chiaro…è un Signor film ed uno dei miei preferiti in assoluto ma condannarono a morte Jack Burton e amici. Noi oggi siamo abituati a sapere tutto dei film ancora prima che entrino in produzione e veniamo bombardati di foto e clip per mesi e mesi ma nel 1986 se non promuovevi decentemente un film si andava sicuri incontro ad un flop. Come se tutto questo non bastasse la produzione iniziò in anticipo per battere sul tempo la Paramount che stava preparando quel film orribile de IL BAMBINO D’ORO con Eddie Murphy e, siccome trattava temi simili (ma dove?!?!?), scattò una gara a distanza tra le major per la release e diedero così meno tempo a Carpenter per curare il film al meglio. Fortuna però che il film venne apprezzato dai pochi che lo avevano visto e vai di passaparola e vai di pirateria VHS che si vedeva di merda ma era pur sempre un risparmio il film iniziò la sua rimonta nel circuito underground fino ad esplodere come cult movie quando fu disponibile in homevideo.

bigtroub

2) La prima versione della sceneggiatura scritta da Gary Goldman e David Z. Weinstein era ambientata nel 1880 con un Jack Burton cowboy e invischiato nella storia a causa del furto del suo amato cavallo e non del suo camion. La 20th Century Fox (la solita rompicoglioni) decise di comprare i diritti sulla sceneggiatura ma iniziò a premere per una riscrittura che ambientasse la storia ai giorni nostri. Goldman e Weinstein si incazzarono abbestia perché tutta la loro parte di dialoghi giocava sul fattore ambientale e temporale della storia e sarebbe stato un vero sconvolgimento. Cosa si fa quindi in questo caso ad Hollywood? Si da un bel calcio nel culo agli sceneggiatori e se ne prende uno nuovo, WD Richter, che segue le direttive della major. Testa bassa e pedalare Richer in 10 settimane adattò, senza non pochi problemi, la sceneggiatura ai giorni nostri e con l’aiuto di Carpenter si arrivò al risultato finale. Ne esplose poi la solita triste causa legate perché la Fox, permalosona, non voleva accreditare Goldman e socio come sceneggiatori…alla fine intervenne la Writers Guild of America che impose il “scritto da” Goldman e Weinstein e “adattamento di” Richter. Restarono comunque tutti incazzati e in cattivi rapporti. Noi amiamo tutti il film così ma certo che immaginarlo ambientato nel Far West con un Jack Burton cowboy sarebbe stato altrettanto stupendo.

Three_Storms

3) Le Tre Bufere (The Three Storms) sono personaggi entrati di diritto nell’immaginario collettivo e da bambini ci gasavamo tutti un casino quando venivamo fuori questi tre brutti ceffi con il lampadario in testa a massacravano tutti. Ispirati ai tre assassini della serie giapponese Kozure ôkami del 1973 sono diventati essi stessi fonte di ispirazione, in particolare Il Fulmine di James Pax, che altri non è che Raiden nel picchiaduro Mortal Kombat. Anche il personaggio di David Lo Pan ha dato lo spunto per il malvagio Shang Tsung nella stessa serie di videogiochi…a quanto pare i programmatori della Midway erano grandi fan di Carpenter.

PoliceStory2

4) Carpenter voleva Jackie Chan per il ruolo di Wang Chi dopo averlo visto smazzulare qua e là in quella bomba di film che è POLICE STORY ma la cosa non andò in porto perché la produzione non era convinta fosse il caso di prendere un attore sconosciuto al pubblico americano ma soprattutto perché lo stesso Jackie era ben consapevole di parlare un inglese dimmerda ed avrebbe compromesso il suo esordio nel cinema americano. In realtà aveva già partecipato ai due film della serie LA CORSA PIU’ PAZZA D’AMERICA nel 1981 e nel 1984 ma i due ruoli erano praticamente insignificanti ai fini della carriera nel cinema americano e decise quindi di concentrarsi ancora qualche anno nel cinema di Hong Kong che lo vedeva già Star assoluta. Il successo internazionale arrivò poi con il bellissimo TERREMOTO NEL BRONX del 1996. Il ruolo di Wang Chi andò quindi al bravissimo Dennis Dun che aveva sicuramente meno talento atletico rispetto a Jackie Chan ma l’alchimia con Kurt Russell fu perfetta. Per anni si è detto che Chan partecipò con un cameo nella scena del combattimento  iniziale tra gli Chang Sings e gli Wing Kong Tong ma è semplicemente un’emerita stronzata.

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5) Hollywood, come certamente saprete, sta preparando il remake con Dwayne “The Rock” Johnson (cosa che a noi non dispiace affatto) ma nell’attesa potete sollazzarvi con il sequel a fumetti prodotto da Boom! Studios  ed uscito nel 2014. Sequel che si collega al classico cliffangher finale con il mostrone peloso nascosto sul Pork Chop Express di Jack…
Testi di Eric Powell, disegni di Brian Churilla e la collaborazione John Carpenter in persona hanno portato questa serie ad un discreto successo ed al momento si parla di #25 numeri dedicati alle avventure/disavventure di Jack e compagni.

Noi chiudiamo qui…ricordandovi che esiste del bellissimo merchandising dedicato a Grosso guaio a Chinatown come ad esempio la serie Funko Pop…scatenatevi!

Qui è Jack Burton, del Pork-Chop Express, che parla a chiunque sia in ascolto. Come dicevo sempre alla mia ultima moglie, io mi rifiuto di guidare più veloce di quanto possa vedere, e a parte questo è solo questione di riflessi. I consigli del vecchio Pork-Chop Express sono preziosi, specialmente nelle serate buie e tempestose, quando qualche maniaco alto due metri e mezzo e con l’occhio sanguigno vi artiglia il collo e vi pianta l’unica testa che avete contro la parete di un bar chiedendovi se avete pagato il conto… Voi fissate a vostra volta il primitivo negli occhi e ricordatevi quello che il vecchio Jack dice sempre in casi come questi. Domanda: “Jack hai pagato il conto?”. “Sì ti ho spedito l’assegno per posta”. Ragazzi con questo non voglio dire che sono un uomo di mondo e che la vita per me non ha più segreti, anzi, sono convinto che il nostro pianeta ci riservi ancora molte sorprese e che bisogna essere dei deficienti per credere che in questo universo siamo soli.

 

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