Anno 2707: 4 fazioni si spartiscono la Terra e continuano da secoli una guerra per accaparrarsi le ultime risorse disponibili. Durante una di queste battaglie viene risvegliata una mostruosa “Macchina” capace di trasformare gli uomini in mutanti/zombie. Queste creature devastano il mondo mettendo in crisi tutte le quattro fazioni. Una chiesa universale, la “Fratellanza”, ha una soluzione ma ha bisogno di qualche valoroso soldato per portarla a termine. Mentre pochi prescelti tra i terrestri riescono ad abbandonare il pianeta per trasferirsi sulla Luna e su Marte, il monaco Samuel (Ron Perlman) e altri sette soldati dovranno seguire l’antica profezia contenuta nelle “Cronache” e distruggere la “Macchina”.
Ok, leggendo la trama sembra il solito film apocalittico senza infamia e senza lode ma attenzione! Siamo proprio di fronte ad un B-movie degno di Destroythismovie! Una sorta di strana unione tra 300 (per i fondali in CGI), Quella sporca dozzina (per i prescelti che devono compiere una missione) e tutti quegli altri B-Movie con zombie che conoscete. La trama non ci risparmia nulla dal soldato valoroso, ai coraggiosi comprimari che si sacrificano per l’umanità, alla magica profezia che si avvera.
Dalle prime scene capiamo, però, l’aria che tira: una trincea dove il valoroso soldato Mitch Hunter (Thomas Jane) combatte contro i malvagi Bauhaus. Già dalle prime 3-4 inquadrature capiamo come il regista non sia abituato a girare in scenari ricostruiti grazie al green screen. Tutto è molto artefatto (sarebbe facile pensare che l’effetto sia voluto ma se state attenti capirete che non è assolutamente così) e veramente lasciato al caso. Siamo nel 2707 ma pur essendo passati 800 anni la scena è presa esattamente dalla seconda guerra mondiale con tanto di trincee, uniformi alleate, naziste e quasi le stesse armi se non fosse per elmetti d’oro e munizioni fotoniche (?). Anche le battute sembrano quelle di 800 anni fa con il solito maggiore tenebroso e “maledetto” che salva la situazione.
Capitolo Attori:
Subito ci viene presentato un grandissimo personaggio, il vincitore morale del “personaggio stupido dell’anno”, ovvero il capitano Nathan Rooker (Sean Pertwee).
Immagino gli sceneggiatori (?) del film mentre creavano il suo personaggio:
– Su, ragazzi! Dobbiamo dare una motivazione al protagonista!
– Mmm… Facciamogli morire la moglie.
– Ma che ci fa la moglie in guerra?
– L’infermiera?
– Ma no, pensiamo a qualcos’altro!
– Ehi, non ci pagano così tanto da pensare!
– Un momento! Ho trovato! Facciamo che ha un amico che muore e poi si deve prendere cura della sua famiglia!
– Cavolo, sei un genio!
– Grazie, lo so!
Nathan Rooker farà di tutto per risultare un idiota: si fa prendere dai mutanti come un fesso quando poteva tranquillamente scappare a bordo dell’astronave (e qui vi segnalo il grido disperato di Jane che rivaleggia solo con quello di Alberto Tomba) e poi verso la fine del film viene ucciso su sua richiesta in meno di un minuto senza un minimo di pathos.
Ron Perlman e gli altri attori (Devon Aoki, Anna Walton, …) compreso il protagonista fanno il proprio compitino senza risultare indecorosi come il film vorrebbe. Certo si trovano a confronto con un pezzo di pura letteratura come copione ma riescono a non sfigurare. In effetti, sembrano loro le note stonate in un contesto eccessivo come è quello voluto da un set falso e artefatto. Il vero protagonista del film, anche se è in scena per 2 minuti scarsi, è John Malkovich. Non capisco perché l’Academy non l’abbia nominato come miglior attore per questa parte!
Che professionista, che attore! Perché?
Entra in scena come se si fosse appena svegliato, mancava un po’ di forfora sulle spalle dell’abito ed era perfetto. Trattiene due o tre sbadigli e sembra guardare verso i produttori chiedendo che l’assegno sia recapitato in tempo. Poi continua con un tono tra la noia e l’arroganza fino ad una grande scena in cui il personaggio trova la propria fine. Volete sapere la frase finale del suo personaggio accerchiato dai mutanti?
– Almeno un nome lo avete?-
Applausi a scena aperta!
Per quanto riguarda gli effetti speciali (!???!) c’è da dire che penso potessero pagare la licenza di qualche software migliore di quello probabilmente piratato o in versione demo usato per questa pellicola. La scena migliore a cui si può aspirare è una stalattite che sfonda il cranio di un mutante. Certo c’è qualche bella carneficina vecchio stile con spade e granate ma niente di così trash da essere segnalato.
Il sangue risalta sullo schermo in modo fastidioso e i set sono assai spogli senza creare una minima sensazione di realismo (non c’è sospensione d’incredulità che tenga). Si vorrebbe puntare sul ritorno dello steampunk ma il risultato è un’ambientazione futuristica abbastanza copiata da quella di Ken il guerriero o Mad Max con tanto di eroe che salva i poveri abitanti dai soprusi dei militari. A confronto la visionarietà dei tipi dell’Asylum sembra quella di James Cameron per Avatar e Terminator. Almeno nei loro film spuntava un T-Rex o un Lorenzo Lamas (stessa espressività) ogni calo di tensione!
In definitiva il tipico film che serve agli attori per pagare le bollette e a noi per passare un’oretta e mezza in sana allegria con i nostri amici mutanti. C’è da dire che al contrario di molti altri prodotti simili, pur non raggiungendo vette di trash memorabili, non annoia quasi per nulla.