Prendete un lunedì a caso durante le settimane del Cinema a 3€, in una serata da zero aspettative perchè oltre al trailer non ho quasi nemmeno visto la locandina e la voglia di non vedere un film impegnato su tematiche attuali come religione, razza e ruolo della donna.
Se siete in possesso di questi requisiti, anche se vale totalmente il prezzo del biglietto, allora Nella Tana dei Lupi, scritto e diretto da Christian Gudegast con Gerard Butler e Pablo Schreiber è il film che potrebbe allietarvi considerevolmente questo inizio di settimana.
C’è chi parla di lunghezza spropositata, ma sapete cosa vi dico?
Al diavolo. Sarò anche estremamente semplice, ma per tutta la durata (140 minuti), sono rimasto incollato alla poltrona. Sì, la trama può sembrare scontata, del resto la storia della banda di ladri che deve organizzare il colpo del secolo e della squadra Major Crimes dipartimento dello sceriffo di Los Angeles (una L.A. fin troppo vera) che li deve fermare si è già vista e rivista, ma c’è un perchè. Un perchè che va oltre il rapper (Curtis “50Cent” Jackson) e il figlio del rapper (O’Shea Jackson Jr.) nella stessa squadra, che va oltre il colpo alla Federal Reserve (mutandine croccanti eh!?) di Los Angeles, che va persino oltre a ogni tentativo di vacillazione della mia forte eterosessualità per ogni scena di Gerard Butler in canottiera della salute e pettorale scolpito: la vera figata di questo film è il sorprendente numero di pallottole sparate in 140 minuti senza che nessuno spieghi il background di nessuno e senza che nessuno spieghi nulla di nulla. Del resto siamo a Los Angeles bitches e per le guardie e i ladri, questo è il pane quotidiano.
Insomma, pura e semplice azione in un heist movie alla “guardie e ladri” dal sapore di Heat – La Sfida.
Azione allo stato puro, in un film dal sapore di The Italian Job, Heat e Arma Letale ma senza la benché minima ironia, tanto ci pensa Luca Ward (doppiatore di Nick “Big Nick” O’Brien – Gerard Butler) a farvi passare la voglia di ridere, intimandovi quasi di cercare il suo portafoglio in un sacco. E si è quello con la scritta “Brutto figlio di puttana”.
C’è un però. Cosa ci riserva davvero questo film?
Un però che, probabilmente, mi ha fatto godere ancora di più la trama. Non sono qui per svelarvi il finale ovviamente, ma per dirvi che se vi aspettate il classico poliziotto che alla fine lo picchia sonoramente nel di dietro ai ladri, siete nel film sbagliato.
Qui non si scherza, più muscoli hai e più rischi di farti scivolare addosso tutto perdendo il controllo della situazione a favore di chi ovviamente è più organizzato di te, a tutti i livelli di trama possibili e immaginari. Del resto lo dice pure la tag line del film: “Ladri senza paura. Poliziotti senza limiti.” con la piccolissima aggiunta di un miliardo di pallottole.
In conclusione, per non tediarvi troppo, anche perchè tra qualche ora suona la sveglia, “Nella Tana dei Lupi” è un grossissimo SI.