La storia, per gli appassionati di cinema, è nota da anni…nel 1982 un gruppetto di ragazzini di 11 anni rimase talmente affascinato dal primo Indiana Jones che decise di lanciarsi in una impresa titanica…rigirare completamente I Predatori Dell’Arca Perduta inquadratura per inquadratura. Fu un’esperienza totale che impegnò il gruppo, capitanato da  Eric Zala, Chris Strompolos e Jayson Lamb per sette estati consecutive rischiando di dare fuoco alla casa, finire sotto una macchina e strapparsi letteralmente la faccia per cercare tecniche che potessero imitare al meglio gli effetti speciali del film. Dopo anni di duro lavoro e sacrifici mancava una sola scena per completare il film, quella del combattimento corpo a corpo tra Indy ed il gigantesco meccanico tedesco ai piedi dell’aereo, ma gli ormoni dei ragazzi entrarono in azione e, a causa di una ragazza contesa, Zala e Strompolos litigarono di brutto ed il progetto venne abbandonato.

Il montaggio parziale del film con la scena mancante iniziò comunque a passare di mano in mano tra amici come solo le VHS porno potevano fare e, nei primi anni 2000, finì nella mani di un giovane Eli Roth che se ne innamorò subito contagiando il suo amicone Harry Knowles di Ain’t It Cool News e decine di appassionati di cinema fino ad arrivare a Sua Maestà Steven Spielberg in persona che decise di convocare nel suo ufficio i tre ragazzi per complimentarsi con loro.

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Zala e Strompolos erano ancora in cattivi ma erano perseguitati dal fatto di non aver completato il film e decisero che era ora, mettendo a rischio i loro lavori e le loro finanze, di girare la maledetta scena dell’aereo. Lamb nel frattempo era diventato un eccentrico artista e non accettava l’idea che i due compari che volessero girare la scena in vero stile hollywoodiano costruendo un aereo a grandezza naturale invece di un modellino e si tira fuori, quasi del tutto, dal progetto.

Questa a grandi linee è la magnifica storia che viene raccontata in questo documentario che segue, in parallelo alla genesi del progetto, la folle settimana sul set di questa scena piena di imprevisti e rischi ma carica di amore per il cinema come visto in altre rarissime occasioni. Un documentario che ti conquista dal primo momento mostrando come il cinema possa aiutare un gruppetto di ragazzini outsider a legare tra loro grazie ad una passione comune creando dinamiche spesso folli e divertenti. Da adolescenti abbiamo provato tutti a girare il nostro filmino amatoriale, io stesso ne ho decine incompleti e spesso con i vecchi amici si parla di riprenderli, e vedere il sogno realizzato di questi ragazzi, dopo ben 35 anni di gestazione, non può che commuovere.

Trovate il documentario su NETFLIX Italia ed è notizia di pochi giorni fa che La Drafthouse Films porterà Raiders! The Story of the Greatest Fan Film Ever Made nelle sale americane il 17 giugno.