Wonder Woman 1984 non è un film brutto, ma noioso e un’occasione persa sì e spiace dirlo dal momento che sul piano cinematografico è tra le vittime più eccellenti della crisi sanitaria che, purtroppo, è ancora in atto.
Innumerevoli rinvii e una produzione stanca (e stancante) lo hanno reso vecchio ancor prima di uscire e il suo dirottarsi sullo streaming gli ha, temo, dato il colpo di grazia.

Per questo dispiace molto dover contribuire a peggiorare le cose dicendo che il film in se ha troppe cose che non vanno.
Non mi riferisco ai capelli di Pedro Pascal o a Chris Pine che sa tranquillamente pilotare un “moderno” jet o peggio all’interminabile volo nel nulla in mezzo alle nuvole prima inseguendo i cattivi poi per andare non si sa bene dove fino a terminare improvvisamente nel proprio appartamento.
Volo che, per altro, di colpo ci ha riportati al 1984 anche per quanto riguarda gli effetti speciali.

Il peccato è aver costruito un film sul “girl power” basandolo tutto sulla bellezza della sua protagonista (che tra l’altro riesce ad apparire meno convincente del primo film) e non aver saputo sfruttare attori bravi come il sopracitato Pedro Pascal o Kristen Wiig la cui Cheetah compare giusto il tempo di scomparire un paio di minuti dopo ed il cui personaggio, Barbara Minerva, in finale serve solo a farla portavoce di una ovvia premessa: il non voler rinunciare ai propri desideri, premessa che però nel finale verrà spazzata via in pochi istanti di banale paternale.

In effetti risolvere il tutto con una “morale” trasmessa via lazo della verità in cui improvvisamente la nostra bella amazzone riesce a mettere d’accordo miliardi di persone convincendoli con poche parole a rinunciare ai propri desideri (cioè, gli umani che rinunciano ai propri desideri, si vabbè…) mi è parso un tentativo sbrigativo di chiudere una pellicola che si stava già trascinando eccessivamente per le lunghe (parliamo di quasi due ore e mezzo di durata).

Insomma, proprio alcuni giorni fa scrivevo di come a volte capiti di vedere film che tendono ad essere penalizzati da una durata eccessiva, forse Wonder Woman 1984 è uno di questi.
Non posso dire se con 30 o 40 minuti in meno sarebbe stato un ottimo film ma di sicuro sarebbe stato più digeribile di quanto non lo sia (e vi confesso che nello scrivere ciò non posso non pensare alle 4 ore della Justice League di Zack Snyder, anche se, tuttavia, dopo i rimaneggiamenti subiti nel 2017, può solo migliorare…o almeno lo spero…).

Un ultima nota…ciò nonostante non sono del tutto d’accordo con chi consiglia di risparmiarsi l’acquisto (NB 19,99 euro o in alternativa 14,99 euro il noleggio) perché se fossimo andati a vederlo al cinema probabilmente avremmo speso di più per vederlo una sola volta, così almeno il film è nostro, malgrado non sia certo uno di quei film che assolutamente non devono mancare nella propria videoteca e che presto o tardi sarà incluso nei normali cataloghi delle piattaforme digitali.