Partiamo con la risposta a una delle domande che sto sentendo più frequentemente: The War: Il Pianeta delle Scimmie è il miglior film di questa nuova trilogia?
La risposta può essere una e una sola: semplicemente , Matt Reeves è riuscito nel suo intento, portare ai giorni nostri una saga vecchia di 50 anni, con la stessa tematica di fondo: la violenza del genere umano, la guerra e il caos, sia interiore che esteriore.
Possiamo quindi affermare che, a differenza di tantissime trilogie, il terzo capitolo super di gran lunga i precedenti.

Giusto per essere chiari nei vostri confronti, cercherò di essere il più obbiettivo possibile, anche se mi risulterà molto difficile.
Alla fine del film avevo i lacrimoni.

Lo Spiegone

Partirei necessariamente con un mini-spiegone sulla situazione del Pianeta Terra all’inizio del film.
Come sappiamo, il virus Simian-Flu (conosciuto anche come ALZ-113) ha sterminato e contagiato la quasi totalità della popolazione mondiale, rendendo le scimmie molto più forti, socialmente strutturate e intelligenti del normale. Col passare del tempo però, il virus, è diventato sempre più forte e ha diviso ulteriormente la popolazione, rendendo i contagiati più deboli, ancora più simili a quelle che erano le scimmie un tempo, vulnerabili e soprattutto senza l’uso della parola.
I superstiti, si sono organizzati in due forze una chiamata Alpha-Omega, comandata dal Colonnello (Woody Harrelson), che continuana la guerra contro le Scimmie (guerra iniziata da Koba nel secondo capitolo) e l’altra dei Superstiti al Simian Flu, organizzati militarmente per contrastare sia le Scimmie che Il Colonnello. La popolazione delle Scimmie, invece, sempre più politicamente e militarmente organizzata, è sempre capeggiata da Cesare (Andy Serkis).
La bravura di Reeves in tutto questo, è mostrare come Scimmie e Umani si comportino allo stesso modo, creando così due scenari paralleli.

*Piccola Curiosità: Alpha/Omega inteso come “inizio e fine”, non è un nome a caso, lo abbiamo già visto in “L’altra faccia del pianeta delle scimmie”, ed è il nome della Bomba Atomica idolatrata dai Telepati. Telepati che credono, come Il Colonnello, nella Guerra Santa per la soppravvivenza dell’umanità contro le Scimmie.
Ci sono però tantissime altre curiosità che spiegheremo ovviamente e per ragioni di spoiler più avanti, sta avoi adesso trovarle.

La Guerra Interiore

Non bisogna lasciarsi ingannare dal titolo, The War non è solamente un film di guerra fisica, è anche e soprattutto un film con di guerra interiore, quasi mentale. Da un lato abbiamo Cesare è capace di andare contro i suoi principi per trovare la pace per il suo popolo in questo mondo ormai distrutto, dall’altro lato invece abbiamo Il Colonnello, il cui unico scopo è la distruzione fisica di tutto ciò che è diverso, umani compresi. La ciclica storia dell’umanità, in questo capitolo finale si ripete per l’ultima volta e Reeves è bravissimo a spiegare questo fatto, creando questa nuova realtà dove combattere per se stessi è la tattica più inutile e dove l’unica via di fuga, in tutti i sensi è la collaborazione e il lavoro di squadra, capirlo però per una delle due specie, è troppo tardi.
E’ bellissimo secondo me, vedere ed è il senso di questa saga, quanto gli uomini siano animali e quanto le scimmie siano umane, tutti e due con i pregi ma soprattutto con i difetti della specie opposta.

Conclusione

Non voglio aggiungere altro, perchè non c’è da aggiungere altro.

Salvo alcune incongruenze di carattere temporale più che capibili, questo terzo capitolo è l’anello di congiunzione perfetto tra la vecchia e la nuova saga.

Vi posso garantire inoltre che, anche se non siete degli appassionati del genere e soprattutto della storia originale, troverete questo film praticamente perfetto. Il cinema, finalmente, è tornato alla sua vera concezione, quella di emozionare, divertire e soprattutto di stupire e di farti soffrire tenendoti incollato alla poltrona per tutta la durata del film. Tutto questo è stato avvalorato da una colonna sonora strepitosa (composta da Michael Giacchino, con chiare influenze quasi Williamsiane e quasi Morriconiane, che troverete sicuramente nel video che vi lascio in fondo all’articolo), da una CGI perfetta in ogni suo minimo particolare ma, soprattutto, dalla visione in lingua originale che, grazie alle interpretazioni di Andy Serkis (magistrale e tecnicamente da Oscar, oserei dire) e di Steve Zahn (Bad Ape), hanno dato quel valore in più alla pellicola.

Buona visione e alla prossima recensione!

https://www.youtube.com/watch?v=zRtI-1Vsie4