Dopo avervi parlato del progetto Sacrificio creato da Empira, ecco l’intervista ad uno degli “aiutanti” al crowdfunding Eppela, il grandissimo CodecZombie.

Come è nata l’idea del personaggio nutria ed il nome che gli hai dato?
Quando all’inizio i ragazzi di Empira (Marco, Roby e Gabriele) mi hanno chiesto di partecipare al crowdfunding, mi hanno proposto una mia versione di SCOUT TROOPER, io ho accettato e ho iniziato a pensare a come dare un’interpretazione personale alla cosa senza finire nello spettro dell’inevitabile bubblehead. Pensando all’ambientazione (paludosa) mi era venuta in mente anche una variante mash-up tra uno Scout e Swamp Thing , un personaggio marvel dei fumetti che ho amato alla follia, ma poi, tornando alla palude, mi sono detto….

Non sarebbe meglio fare una roba a sé stante? Qualcosa che, in un certo senso, desse un’impronta locale al pezzo, una sorta di tributo “starwarsiano” alla Romagna e così è nato il concept di MAZ APEGUL. E’ ancora un artwork in progress‚ ma conterrà altri tributi e richiami alla terra di Romagna. Per quel che riguarda il nome, visto il concept, penso sia abbastanza chiara la radice. 😉

Da quale personaggio Star Wars hai preso spunto?
Una cosa di SW che ho amato è il microcosmo di personaggi secondari che gravita nei vari scenari, da piccolo li vedi e ti stimolano la fantasia, da grande scopri che hanno tutti un nome. Io l’ho scoperto parlando con Roby (RobyRani), gli dicevo, hai presente quello che si vede che sembra un elefante?…e lui…ah si, Max Rebo…e io‚WTF!? Gli hanno dato un nome?! Si vede tra si e no per qualche secondo?!? E così via per tutti gli altri, Ponda Baba, Greedo, Atheloe, Hem Dazon etc etc. Hanno tutti il loro nome. Detto questo mi ha sempre intrigato il fatto che avessero tutti un corpo molto umanoide con la testa che differiva e mostrava, anche abbastanza chiaramente, a quale specie si fossero ispirati, vedi il pipistrellone Kabe. E da qui che ho preso principalmente spunto: corpo umanoide (low-budget movie anni 70/80) e testa con connotati caratteristici. Credo sia abbastanza evidente a quale specie sia ispirato il nostro Maz Apegul. Ricerca fotografica di riferimenti vari, soprattutto su come fossero esattamente i costumi originali per dare al personaggio quello stile e si comincia.

Nuovo progetto CodecZombie - Intervista ad Alessandro Randi

Con quale materiale realizzerai il toys?
Resina, come tutti gli altri che ho realizzato fino ad ora.

Come crei il prototipo?
Di solito faccio un po’ di bozzetti per avere un’idea più o meno generale sulle proporzioni. A volte i bozzetti mi servono per tornare sulla retta via‚ e altre volte per trovare un’altra retta via‚ in pratica sono un’indicazione non vincolante. Se in fase di “modellazione” mi rendo conto che quell’idea non funziona, la cambio, è il vantaggio del digitale nella prima fase.
Cerco di non approfittare troppo del digitale perché non mi piace quando si vede che è stato fatto al computer‚ e per questo utilizzo pochissimi strumenti all’interno del software. Uso tutti strumenti che potrei avere nella realtà, in pratica quattro o cinque, nel selezionarli mi sono sempre chiesto, se fosse plastilina vera, come mi comporterei? E agisco di conseguenza.
Preferisco un’imperfezione in un bordino non esattamente tutto dello stesso spessore ad un risultato perfetto ma freddo. In sostanza deve sembrare fatto a mano anche quando è ancora “dentro” al computer e l’unico modo è non impigrirsi e approfittare troppo dei vantaggi del digitale, che comunque dà già parecchi vantaggi, ma anche svantaggi, se consideriamo l’assenza totale di sorpresa che avrei nell’uso di “materiali scultorei”. Poi stampo in 3D le varie parti, le assemblo, sistemo gli artefatti tipici di una stampa desktop e aggiungo altre parti e dettagli manualmente con plastiline epossidiche. Il prototipo, in sostanza, è un mix di varie tecniche, digitali e analogiche.

Nuovo progetto CodecZombie - Intervista ad Alessandro Randi

Quali strumenti utilizzi?
Modellazione in Zbrush, stampa 3D SLA, carte abrasive e lime varie, plastiline/resine epossidiche, primer, di nuovo carte abrasive e lime varie, plastiline/resine epossidiche, primer e avanti in loop fino a che il prototipo è qualitativamente decente.

Come inizi il progetto?
Ci penso…..
L’80% del lavoro sta nel pensarlo, una volta che ho bene in mente cosa voglio fare, aspetto l’ultimo minuto per mettermi a farlo, non si sa mai che nel mentre mi venga un’idea migliore. 😀

Grazie CodecZombie (aka Alessandro Randi) per la tua disponibilità e personalmente non vedo l’ora di ammirare questo tuo nuovo Resin Toy appena sarà terminato.

Per tutte le info su CodecZombie visitate la sua pagina Web e la pagina Facebook.

Per sostenere il progetto creato in collaborazione con Empira visitate il sito di Eppela.