httpv://youtu.be/kkuM2xPh1x0

Partiamo dal sottofondo musicale.

Non si esce vivi dagli anni ’80. Gli assoli di sax durante le notti d’amore (rigorosamente sotto le lenzuola bianche per coprire ogni centimetro di pelle), occhiali da sole a specchio e glam rock sparato a tutto volume nelle sequenze badass.
Le majors cinematografiche hanno vissuto un periodo d’oro negli anni ’80. Ogni idea diventava un possibile franchise e gli incassi crescevano a dismisura. Dato che la nostalgia è canaglia (becchiamoci pure la citazione di Albano), i grandi produttori di Hollywood vorrebbero tornare ai fasti di un tempo. Per questo, ogni anno, devono inserire nei loro listini almeno un remake, un sequel o un reboot in modo da rovinare la memoria dei migliori film anni ‘70 e ’80.
Naturalmente potete già considerare presenti in questa classifica Beverly Hills Cop 4 e Ghostbusters 3 nel caso in cui vedessero la luce.

Una notazione prima di iniziare: consideriamo solo film remake/sequel di pellicole anni ‘70 e ‘80, non mi incolpate per non aver inserito il remake di Psyco, Ultimatum alla Terra, ecc…

Pronti? Via!

10) Blues Brothers – il mito continua (1998)

bluesbrothers2000Con grande dispiacere inizio la classifica con un film diretto da uno dei miei registi preferiti: John Landis. Nel 1980 gira un film epocale: The Blues Brothers. La coppia formata da Dan Aykroyd e John Belushi diventa istantaneamente cult. La colonna sonora è folgorante e alcune battute ormai fanno parte della nostra cultura popolare (i nazisti dell’Illinois vi dicono qualcosa?).
L’avvento della “moda dei remake ad ogni costo” porta il cast originale a rendere omaggio, nel 1998, a quella pellicola e a diversi membri del primo film ormai scomparsi (John Belushi in testa) girando un sequel/remake che purtroppo non ha senso di esistere. La trama, infatti, dovrebbe rappresentare il sequel del primo film, ma in realtà ripropone quasi completamente le dinamiche dell’originale connotate, però, da un’incredibile tristezza e lentezza.
Il maggior difetto della pellicola è di essere estremamente noiosa. Se si ottengono questi risultati è meglio riproiettare la pellicola originale restaurata. Sento di compiere un atto di lesa maestà, ma il primo gradino di questa classifica è occupato dal film di John Landis.

Noioso.

9) Scontro tra titani (2010)

Scontro-di-TitaniUn appuntamento fisso di ogni estate della mia infanzia era la visione su Rete 4 della replica del mitico Scontro di titani (1981) con i fantastici effetti speciali di Ray Harryhausen. Non sarà stato un capolavoro, ma era veramente emozionate. La leggenda di Perseo e della Medusa risplendeva della luce dei film epici anni ’80.
Nel 2010, si è deciso di rispondere al successo di 300 di Zack Snyder, con un remake in 3D del film riguardante la leggenda di Perseo.
Per capire perché questo film si trova nella nostra classifica, partiamo dalle dichiarazioni dello stesso regista, Louis Letterier, che ha ripudiato il film perché, a suo dire, la produzione ha stravolto il suo lavoro. Aggiungiamo che un prodigioso 28% di gradimento su Rotten Tomatoes battezza questo fantastico film come uno dei remake peggiori mai fatti.
Si prende un attore cool, Sam Worthington, reduce dal successo di Avatar, un regista talentuoso, Louis Letterier, si aggiungono ottimi comprimari, da Liam Neeson a Gemma Arterton, e cosa si ottiene? Uno schifo. Questo accade quando ci si dimentica di aggiungere una sceneggiatura non dico ben scritta, ma almeno scritta. Non discutiamo della fotografia e della scenografia, degna dei peggiori giochi della Playstation 1, e del 3D truffaldino, dato che il film è stato riconvertito con la stessa cura con la quale sono masterizzati i CD pirata delle bancarelle. E’ il perfetto esempio di come si può uccidere in 90 minuti il proprio fanciullo interiore.
Si trova al nono posto e non al primo solo per questa scena. Liam Neeson ha salvato il mondo anche stavolta.
Inspiegabilmente è stato tratto anche un sequel del film: La furia dei titani. Un consiglio: non guardatelo.

Ripudiato.

8) Total Recall – Atto di forza (2012)

total_recallNon esiste rassegna cinematografica sui film anni ’80 che non contenga un riferimento ad Atto di Forza (1990) di Paul Verhoeven, liberamente tratto da un racconto di Philip K. Dick e interpretato dal (letteralmente e metaforicamente) grande Arnold Schwarzenegger. Sarà anche uscito nel 1990, ma la “poetica” di base è puro stile anni ’80. Nel 2011, un produttore si sveglia e chiama uno sceneggiatore che ha passato gli ultimi due mesi a gozzovigliare nella sua villa di Hollywood. Il produttore gli chiede se ha qualcosa di pronto e lo sceneggiatore inizia a cincischiare frasi sconnesse per prendere tempo. Poi rivolge lo sguardo verso la Tv e nota la replica di Atto di Forza:

”Non si preoccupi. Ho tutto pronto. Faremo il remake di Atto di forza!”;

“Sei un genio!”.

Un anno dopo il film vede la luce. Questa è la mia ricostruzione della nascita del remake con Colin Farrell e diretto da Len Wiseman (quello di Underworld).

Il giudizio sul film dovrebbe essere abbastanza chiaro leggendo le parole del critico Tom Huddleston: “Total Recall è Hollywood al suo peggio: senza senso, stupido e quindi totalmente non necessario”. Il problema è capire il perché di operazioni di questo tipo (tanti $$$?). Non è un disastro completo come film, i risultati al botteghino lo dimostrano, ma è un remake che affetta con lama tagliente intere parti del film originale. Spariscono le sottotrame e lo humor à la Verhoeven per lasciare spazio ad effetti speciali e scene d’azione che abbiamo visto in centinaia di altri film. Ogni caratteristica che distingue un film di fantascienza ben riuscito da uno assolutamente dimenticabile è volutamente eliminata. La pellicola si imprime nella memoria tanto bene quanto il cognome del vostro compagno di classe di prima elementare seduto al banco in fondo a destra e che ha cambiato classe una settimana dopo il primo giorno di scuola.

Dimenticabile.

7) Massa informe di sequel/remake di film horror

freddy_jason1L’Esorcista (1973) vi ha distrutto psicologicamente?

Venerdì 13 (1980) vi ha terrorizzato?

Nightmare – dal profondo della notte (1984) tormenta ancora i vostri incubi?

Dopo aver scoperto la formula della paura, le majors hanno deciso di replicare qualsiasi film spremendo al massimo ogni sceneggiatore per spillare la più minuscola idea sulla quale basare pellicole di ogni sorta. Sono state esorcizzate tutte le bambine possibili e immaginabili, anche quelle affette solo da influenza, sono stati assunti esorcisti da tutte le parti del mondo e sono stati obbligati a lavorare 24 ore su 24 per produrre almeno una decina di film che hanno provato a replicare il successo della pellicola del 1973. I risultati sono disastrosi nel 90% dei casi.
Allo stesso tempo, gli instancabili Freddy e Jason hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie imbevute di sangue per girare almeno 17 pellicole tratte dai due franchise che li vedono protagonisti. Le loro vittime (sempre adolescenti) sono passate dalle giovani bellezze androgine anni ’80 alle fashion victims siliconate e senza cervello degli anni 2000.
Recentemente sua esplosività Michael Bay si è impossessato di entrambi i franchise. I remake da lui prodotti, ça va sans dire, sono fra i peggiori delle due saghe. Naturalmente c’è anche qualche esplosione. In questa categoria rientrano anche tutti i sequel dei film horror con i megamostri dallo Squalo ai Piranha (escluse le pellicole Asylum e i B-movie dichiarati).
Gli spettatori di questi remake sono rimasti paralizzati, non a causa del terrore suscitato dalla trama ma per la spaventosa pochezza di idee che li ha generati.

Spaventosi.

6) Travolti dal destino (2002)

Travolti_dal_destino_(2002)Questo colossale flop riguarda una delle icone degli anni ’80: Madonna.
All’alba del 2002, la carriera da attrice della supermegaiper-icona anni ’80 era in forte ascesa, la sua unione con il regista Guy Ritchie (sì, quello di The Snatch e di Sherlock Holmes) faceva presagire uno splendido sodalizio artistico. Purtroppo tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e proprio il mare svolge un ruolo fondamentale nel remake del film italiano Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974) di Lina Wertmuller.
Il remake fu un flop colossale. 600.000 dollari di incasso negli States a fronte di un budget di 10 milioni. Se il film originale giocava sul contrasto tra Nord e Sud Italia, comunismo e capitalismo, questo remake sembra basarsi solo sull’idea di mostrare Madonna sullo schermo per 89 minuti e gli spettatori non possono che provare imbarazzo per tutta la durata del film.

Il trailer è abbastanza esplicativo:

httpv://www.youtube.com/watch?v=wv4grEwufV8

Per rispetto non scriverò che sembra un cinepanettone (ma lo sto pensando). Rimane il fatto che sembra una parodia di sé stesso. Si può notare che la pellicola si fregia anche della “splendida” recitazione e della “straordinaria” pronuncia inglese di Adriano Giannini, figlio di Giancarlo Giannini protagonista dell’originale.
La regia esplosiva di Ritchie è imbavagliata, incappucciata, torturata e sepolta viva sotto 3 metri di cemento. L’unica cosa ad essere veramente travolgente è la sonnolenza che attacca il corpo degli spettatori dopo 10 minuti dai titoli di testa.
Risultato? Guy Ritchie in depressione, Madonna non ha avuto più nemmeno mezzo ruolo da protagonista e l’unione tra i due si è spezzata dopo qualche tempo.

Imbarazzante.

Fine prima parte…