Alla fine del 20° secolo scoppia la prima guerra atomica ed in dieci giorni l’umanità viene ridotta in cenere. Da questa apocalisse sorge una nuova stirpe mutante di uomini rana in guerra con l’umanità residua, la cui sopravvivenza è in pericolo, poiché la popolazione maschile è ridotta al 68% e la maggior parte è sterile. Sam Hell (Roddy Piper – Essi vivono) è un criminale che viene arrestato dopo varie “malefatte”, tra le quali la violenza sessuale alla figlia minorenne del capitano Devlin (William Smith). Quando Devlin sta per vendicarsi su Sam, due agenti della MedTech (un organo del governo provvisorio, incaricato di ripopolare il pianeta), lo salvano perché la figlia del capitano è miracolosamente incinta e ritira la denuncia.
Sam viene arruolato suo malgrado, poiché si tratta di uno degli ultimi uomini fertili, nonché il più fertile dato che tutte le sue “vittime” sono gravide ed ora in cambio di una fedina pulita e dalla salvezza dalle grinfie del capitano, insieme all’agente Spangle (Sandahl Bergman – Valeria in “Conan il barbaro“) e al caporale Centinella (Cec Verrell), dovrà compiere un’ardua missione, rintracciare e fecondare le donne nei deserti, oltre che procedere verso Frogtown in cui il capo comandante dei mutanti Toty (Brian Frank) ha rapito delle donne che erano in pellegrinaggio, tutte preziosamente fertili.
Il regista Donald G. Jackson (anche regista dei seguiti) ed il co-regista R.J.Kizer (montatore nel “Il pianeta del terrore” e curatore di effetti sonori in famose pellicole, tra cui “Aracnofobia, X-men, Prova a prendermi, il pianeta delle scimmie, ecc”, ma dirige solo “Death Ring” nel 1993) ci presentano questa spassosa, ironica e simpatica commedia d’azione su uno sfondo apocalittico fantascientifico che non si prende troppo sul serio, se pur con dialoghi in qualche sporadico istante anche troppo eruditi per una trama così giocosa.
Roderick George Toombs conosciuto come Roddy Piper è un lottatore di wrestling divenuto famoso negli anni ’80, ’90 e dalla metà degli anni ’80 ha interpretato vari ruoli per il cinema e la televisione, ma ai più sarà noto per il personaggio di Nada in “Essi vivono” del 1988 di John Carpenter. In questo film interpreta il ricercato Sam Hell, arruolato dal governo per la ricchezza del suo bagaglio spermatico e munito di una cintura chiamata ECR che serve a monitorare le “attività” delle sue parti basse oltre che infliggergli dolore e in extremis esplodere nel caso tenti di scappare, come in “Running Man” del 1987 di Paul Michael Glaser, solo che invece di esplodere la testa, qui esplode un altro organo, anche se le donne spesso imputano agli uomini di usare anche quest’ultimo per ragionare.
Così enunciato sembra che il film parli di una versione di Ken il guerriero interpretata da Rocco Siffredi, oppure del pianeta delle scimmie porno, ma è quasi incredibile come risulti anche piacevole, nel susseguirsi di gag obbligate dal tema, ad esempio l’articolo 12 che implica di tenere il soggetto eccitato per aumentare le probabilità di esito positivo nella fecondazione, Arabella (Kristi Somers), una donna rana alleata che ci proverà con Sam il quale le mostrerà un sacco da mettersi in testa, nonché una danza il cui nome esplica il tutto, la danza dei tre serpenti.
Inevitabilmente una trama così burlesca frana per qualche momento sotto il peso dell’azione e sopratutto il make-up fa del suo meglio con le risorse disponibili, raggiungendo anche risultati apprezzabili con degli alti finché c’è una certa staticità e bassi quando gli attori debbono ruotare la testa, al che sbuca un po’ del Power Ranger. La pellicola è rivolta certamente ad un pubblico maschile, è palese che per una donna se pur con delle eccezioni (e come darle torto) non sia facile accettare la visione di una sua consorella braccata come se fosse uno gnu nella Savana, legata e fecondata sul posto, anche se il nostro Sam sarà il più gentiluomo possibile.
Noi uomini che per conto nostro bolleremo la cosa come un film da studenti, tacitamente approveremo la pellicola da parte dello studente che è in noi, le cui fantasie, se pur in modo estremamente pulito sia chiaro, verranno risvegliate dalla bella e sinuosa agente Spangle che a suo tempo non denigravamo neanche nei panni di Valeria in “Conan il Barbaro“, dal caporale Centinella che verrà sorpresa a “testare” Sam anche se le è vietato perché sterile ed in minor misura dall’harem delle donne “passive” questo il loro credo (per chi non avesse ancora del tutto capito che la pellicola è rivolta ai maschi).
Impossibile quindi criticare pesantemente una sceneggiatura che dal canto suo si fa già perdonare col tema, studiare la regia che per conto nostro ci rende ridicoli nel cercare il pelo nell’uovo quando abbiamo già sollevato la sceneggiatura dalle sue responsabilità, infierire sul make-up quando del resto si tratta sempre di un low budget e indignare la fantascienza se con manovra d’avvocato ci fa notare che in fondo anche se mirati, gli aspetti più importanti come la guerra nucleare e la diffusa sterilità siano plausibili, non dimentichiamo ma senza bestemmiare “I figli degli uomini” del 2006 di Alfonso Cuaròn.
Supporto visionato: DVD – 01 Distribution – Italiano/Inglese – Uscita 18/05/2005
Scena da ricordare: La danza dei tre serpenti
Battuta da ricordare: Devlin (William Smith):”Il mondo una volta era in mano agli uomini Sam, ora ci sono troppe femmine e vogliono comandare loro…”
Consigliato a: Chi non disprezza la commedia ironica nella fantascienza o ha una ragazza permissiva
httpv://www.youtube.com/watch?v=XKwteCwCSMw