Dopo il dovuto omaggio a Gundam procediamo con le citazioni “robotiche” di Ready Player One di Cline.
Artemis, nel libro, compie una scelta assai particolare decidendo di pilotare Minerva X, la “compagna” del mitico Mazinga Z di Go Nagai.
Scelta particolare dicevamo, infatti Minerva è l’unico robot “buono” femminile dell’universo nagaiano che, in effetti, non dispone di una cabina di pilotaggio. Cline si prende dunque una licenza poetica molto forte; anche contando che, tra le varie Aphrodite Ace, Diana A e Venus Alfa, non aveva che l’imbarazzo della scelta se cercava un robot donna.
Viene quindi spontaneo il pensare che la triste vicenda di Minerva lo abbia toccato particolarmente.
Noi italiani siamo poco avvezzi al personaggio perché gli episodi che la riguardavano non furono trasmessi qui.
Il robot fu progettato dal dottor Kabuto (il nonno di Koji/Rio/Alcor pilota di Mazinga Z). Anni dopo la sua morte il perfido Dottor Hell ritrovò i progetti ed assemblò Minerva X per usarla contro lo stesso Mazinga. Ma, al cospetto del robot di Koji, il computer interno della creatura reagì interfacciandosi con quello di Mazinga Z.
Minerva era infatti stata creata per essere un vero e proprio “pod”, dotato di intelligenza artificiale, che serviva da sostegno per il robot principale.
Nel tentativo di abbattere quello che considerava un errore il Dottor Hell riuscì però a danneggiare il centro di controllo di Minerva, che tornò ad essere una mera macchina di distruzione.
Koji era reticente a distruggerla e toccò alla gelosissima Sayaka abbatterla con la sua Aphrodite prima che si scatenasse contro lo stesso Mazinga.
In extremis i nostri eroi riuscirono a riportare Minerva alla normalità, grazie ad un computer sostitutivo progettato dal dottor Yumi, ma i danni del robot erano troppo gravi ed essa spirò.
L’episodio terminava con Mazinga Z che deponeva il corpo di Minerva in fondo al mare.
Piccola curiosità: Minerva X è anche l’unico robot femminile di Nagai che non “le esce”. Essendo dotata delle stesse armi di Mazinga Z dal petto spara il classico “raggio gamma” e non i mitici “missili pettorali” che tanto contribuirono a sviluppare i nostri giovani ormoni.
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