Nostalgia canaglia, ovvero, quando un’opera vista/giocata/goduta diversi anni fa, rimane impressa nei ricordi come indiscusso capolavoro, quando invece, a detta di molti non lo è.

 Effetto nostalgia, mai l’etimologia della parola fu più azzeccata, dal greco il dolore del ritorno.

E in effetti, quando ritorni a guardare certe cose è davvero un dolore; ma per fare un quadro chiaro bisogna dividere in gruppi di pertinenza.

Ci sono cose che in linea di massima soffrono molto l’invecchiamento e altre che a parer mio si stagionano, diventando se vogliamo ancora più godibili con il passare degli anni.

VIDEOGIOCHI

Una delle mie passioni ancestrali, e purtroppo, quella che soffre di più il passare degli anni, tralasciando ovviamente i vecchi arcade che mantengono il loro fascino inalterato,  qualsiasi gioco da me giocato in passato e custodito gelosamente nella mia collezione, se ripreso dopo anni, è una bruciante delusione. E questo è un fatto. Nonostante le ottime trame, giochi per i quali all’epoca si era gridato al miracolo per grafica, fluidità e giocabilità, oggi come oggi sono goffi ammassi di pixel che neanche i peggio giochi indie recensiti da Favij…. Tre esempi su tutti per non dilungarmi troppo Resident evil , Metal gear solid e Final fantasy 8.

FUMETTI(manga)

I fumetti a differenza dei Videogiochi, sono come i libri, non invecchiano, se fanno cagare fanno cagare da subito, se invece sono fatti bene, diventano classici, ed è sempre un piacere rileggerli. Anche qui l’aspetto grafico è importante,  ma mentre ci sono disegnatori dai tratti perfetti come Hiroya Oku (Zero one – Gantz) o Kentaro Miura (Berserkaltri con un tratto più sporco e caratteristico sono comunque godibili, e tante volte ci si affeziona proprio al tipo di disegno peculiare, di artisti come Go Nagai (DevilmanMazinga)  o Asaki Takamori (L’uomo tigreRocky Joe).  Sicuramente il fatto che l’effetto nostalgia non colpisca i Manga è anche dato dal fatto che molte serie le ho iniziate alle scuole medie e sono tutt’ora in corso, quindi alla fine si invecchia insieme!

FILM E TV

Qui chiedo scusa, ma mi dilungherò, perché la riflessione globale sull’effetto che ha la nostalgia su certe opere è nata proprio parlando di un film specifico, che a parer mio è un capolavoro e secondo un altro editor di DTN è un’oscenità immonda e inguardabile. Entrando nello specifico , si parlava di IT, la miniserie Televisiva del 1990.

Parlando dell’imminente remake, il mio stimato collega Macaco ha sostenuto che il vecchio film non era affatto bello, per cosi dire.  Il primo pensiero è stato “questo non capisce un cazzo” poi sostituito da “va beh, i gusti son gusti”. Poi però parlandone, è emerso che a livello tecnico, analizzando cast regia e copione(non troppo fedele al libro) molto probabilmente non ha completamente torto, anzi, potrebbe quasi avere ragione lui… oggettivamente parlando non è un capolavoro. Resta comunque il fatto che lo è per me, e a chiarirne il motivo mi ha aiutato un altro dei miei colleghi editor, Maroschi (con gusti moooolto più simili ai miei) che mi ha fatto notare che Macaco potrebbe essere anagraficamente mio figlio (e anche suo), e non ha quindi i nostri ricordi d’infanzia legati a questo e altri film dell’epoca.

Stesso discorso vale per i telefilm, ne fanno sempre di più belli e sofisticati, ma una vecchia puntata di Magnum P.I. o dell’A-Team me la guardo sempre volentieri, con affetto più che altro.

Alla fine, quindi, ognuno ha i suoi capolavori, in qualunque ambito,  d’altronde si sa, la bellezza sta negli occhi di chi guarda!