Grazie ai ragazzi di Android Police e APKMirror possiamo installare la prima versione funzionante di Allo, l’ennesima la nuova app di messaggistica made in Google.

Non c’è molto da dire visto che ormai le notizie su questa app sono pressochè ovunque. Fondamentalmente comunque accorpa le caratteristiche di Whatsapp e Telegram in un unica app.

Personalmente, nonostante apprezzi molto i prodotti Google, Allo arriva IMHO troppo tardi sulla scena dove già era presente Hangouts che, a parte i messaggi vocali che sono molto utili per me, avrebbe già il potenziale per emergere, ma nonostante questo e nonostante sia installata di default su milioni di dispositivi, la usano davvero in pochi.

Allo quindi entra in un momento particolare dove già il suo predecessore, che aveva le carte in regola, ha fallito, quindi la vedo dura che possa farcela a superare il crash test.

Durante il Google IO di maggio hanno mostrato la possibilità di cambiare le dimensioni del testo, hanno mostrato come Google Assistant riuscirà a riconoscere le immagini che scambieremo con la app suggerendoci risposte congrue, e di recente sono trapelate immagini sulla possibilità di registrare audio veloci come fanno tutti gli altri competitor.

Di contro, al momento non è ancora presente un client web che oggigiorno per chi lavora molto al computer, fa la differenza, in quanto dover rispondere ai messaggi spostando l’attenzione sullo smartphone ogni volta diciamocelo, è una gran palla!

Interessante invece notare come, nella lista contatti alcuni di questi risultino GIA’ VERIFICATI su Allo nonostante, conoscendo i soggetti, non sappiano nemmeno lontanamente cosa sia Allo. Evidentemente sfrutta il più noto fratellino Duo, il quale invece è stato installato e verificato su parecchi devices. Provando a contattare qualcuno che risulta verificato ma non abbia ancora installato Allo, appare il messaggio nella notifica dove sono presente i pulsanti per la quick response con i quali è possibile rispondere direttamente sul protocollo di Allo, facendo in modo che il mittente del primo messaggio riceva il messaggio sulla app e non come SMS.

allo

Detto questo cercheremo di rimanere sempre al passo con gli updates e vediamo cosa accade.