Due giovani ragazzi – un ragazzo ed una ragazza, per la precisione – diventano degli incredibili vigilantes chiamati gli “Yattaman“. Il loro unico scopo è quello di fronteggiare il famoso Trio Drombo – formato dalla bella Miss Dronio, Boyakki e Tonzula -, alla ricerca della famosa pietra Dokrostone per conto del Dottor Dokrobei. Tra scontri fra robot e incredibili piroette, gli Yattaman aiuteranno anche una giovane fanciulla a ritrovare il padre scomparso…

Chi non si ricorda di “Yattaman” alzi la mano. Famosa serie a cartoni animati televisiva giapponese datata 1977 e trasmessa in Italia solo nel 1983, “Yattaman!” è un capolavoro incontrastato del cinema per nerd. Voglio dire: in Italia Yattaman è conosciutissimo. Ci sono miliardi di fans là fuori pronti a rivelare che è il loro cartone preferito. E questo è tutto dire: io sono uno di quelli, uno di quei “Nerd”. Per chi è cresciuto come me con il cartoon sarà una gioia per gli occhi. Due ore di puro divertimento cartoonesco senza precedenti. C’è proprio tutto: i robot, Robbie Robbie (l’amico degli Yattaman, il “dado”), le canzoni, le piroette, il maialino, il tonico, persino i minirobot sparati da Yattacan quando è in difficoltà. Il talentuoso regista Takashi Miike si è divertito a riproporre su grande schermo – con una cura maniacale – gli episodi del cartoon. E non è un caso che il film sembri un collage di due (forse tre) episodi del cartone animato, estesi fino alla nausea. Inutile dirlo che la maggior attrattiva del film sono i personaggi “malvagi”, quel Trio Drombo che noi fans amiamo: i tre attori sono in parte ma spicca, chissà perchè, la splendida Kyoko Fukada nel ruolo di Miss Dronio colei che, da ragazzini, ci fece scoprire l’amore (e forse il sesso?). Tutto a discapito degli Yattaman (ops, correttezza Yatta#1 e Yatta#2) i cui attori interpretano senza infamia e senza lode.

Come ho già anticipato la sceneggiatura è un collage impazzito di due-tre episodi del cartoon e non bisogna aspettarsi chissà quale profondità o momento intellettual-psicologico. Per carità: stiamo parlando sempre di una trasposizione di un cartoon! Però una bella curiosità c’è: il film spinge l’accelleratore laddove il cartoon non poteva. Si, il sesso. Se guardi il cartoon ti accorgi che ci sono dei messaggi velati, ovviamente non espliciti: la continua nudità (sempre coperta) di Miss Dronio, il triangolo amoroso appena accennato tra Dronio-Yatta#1-Yatta#2, la perversione di Boyakki (e anche Tonzula, va), i continui riferimenti sessuali nei dialoghi e nei robot…Ma tutto era velato, non esplicito. Nel film lo è e dunque tutto questo viene portato all’estremo con situazioni imbarazzanti e momenti di puro divertimento. Se costumi e scenografie (ma anche coreografie) fanno la loro figura, dove si pecca un pò è il reparto degli effetti visivi. Certo non fanno schifo ma credo di aver visto effetti visivi migliori in giro ultimamente.

Altra pecca è il finale troppo lungo e noioso che potrebbe stancare alla lunga. Magari una bella sforbiciata là avrebbe fatto bene. Ma fa niente, no? Alla fine “Yattaman!” è una genialata assurda che vale la pena vedere. Peccato che in Italia non lo abbiano ancora importato: qui farebbe successo, ne sono sicuro. Ma si sa: le distribuzioni italiane sono troppo “sceme”.

httpv://www.youtube.com/watch?v=rofUhIc3mFw