Parlare di una serie come «Le terrificanti avventure di Sabrina» è estremamente difficile. Soprattutto perché, diciamolo, da noi (ed in Europa in generale) non ha avuto, poi, tanto successo.

Sono quelle cose meravigliose che ci fanno capire come, in questo mondo così globalizzato, i gusti rimangono legati alle rispettive culture.

Ma partiamo dall’inizio: la serie è basata sull’omonimo fumetto della Archie Comics (pubblicato anche in Italia da BD) che, a sua volta, riprende il fumetto originale degli anni 60/70. Inoltre, di conseguenza, riprende pure la serie TV originale del 1996 (in Italia «Sabrina, vita da strega»). Probabilmente dietro allo scarso successo della nuova versione c’è proprio la shockante differenza tra le due versioni televisive.

Le Terrificanti Avventure di Sabrina

Il «segreto» in grado di spiegare il telefilm di Netflix è però racchiuso nel fumetto originale. “Sabrina the teenage witch” infatti  si è prolungato per più di un ventennio ed il personaggio della simpatica streghetta si è, ovviamente, evoluto.

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Per una paradossale inversione di tendenza: la serie TV del ’96 è ispirata ai fumetti più recenti mentre quella attuale strizza l’occhio alla sabrina degli anni 60 più pestifera e più «strega» (citata anche graficamente nella sigla).

Le Terrificanti Avventure di Sabrina

Ovviamente chi non ha letto il fumetto (tra l’altro reperibile solo in lingua originale) non può riuscire a coglierne le citazioni, resta solo il confronto tra le due serie TV ove quella di Netflix sembra aver stravolto tutto.

Alla caratterizzazione della serie e della protagonista si va poi ad aggiungere un «condimento» decisamente Goth/Wicca (quest’ultima citata letteralmente nel nome del gruppo studentesco) ed una trama decisamente in linea con tanto di Satana in forma caprina ed una sorprendente Michelle Gomez nel ruolo di Lilith (ma ispirata a Della, la sadica insegnante di Sabrina nel fumetto originale).

Le Terrificanti Avventure di Sabrina

Anche Salem, il gatto famiglio, riprende ad essere il demone originale privo di parola nella forma felina, mentre il ruolo di reietto della famiglia torna ad essere del cugino Amos colpevole, addirittura, di aver provato a fare esplodere il Vaticano insieme ad Aliester Crowley.

Le Terrificanti Avventure di Sabrina

Insomma gli ingredienti per stuzzicare il palato c’erano tutti ed il risultato è tutt’altro che scadente. Però mancava il materiale per capirlo.

Ovviamente rimangono i sacrosanti gusti personali. In effetti, con la notevole eccezione di «Buffy l’ammazzavampiri» l’horror schietto e fumettoso, all’americana, non ha mai conquistato l’Europa nel piccolo schermo.