Il DCCE (DC cinematic universe) da quando è stato lanciato nel 2013 con Man of Steel non è mai riuscito a decollare, raccogliendo risultati discutibili al botteghino e trovando un unico grande successo in Wonder Woman che, sebbene chi vi scrive l’abbia apprezzato, ha certamente raccolto molto più di quanto i meriti strettamente filmici gli potessero garantire. Ora è chiaro che, sopratutto dopo il flop commerciale di Justice League approcciarsi al personaggio più bistrattato del proprio universo è certamente difficile, Aquaman è per tutti, almeno per i meno ferrati di fumetti, ma spesso anche per molti di loro, un personaggio sfigato, con il suo costumino arancione e verde, l’abilità di parlare con i pesci e le cavalcate sul dorso di cavallucci marini non era certamente un personaggio facilmente vendibile al grande pubblico; per questo in WB hanno deciso di fare una rilettura (secondo me molto intelligente) del personaggio per renderlo più cool, niente più capelli biondi, viso pallido e sbarbatello da sfigatello qualunque (tipo me) ma Jason Momoa: 193 cm per 90 kg di muscoli di hawaiano, bello, barbuto, abbronzato, con un petto grosso come una spianatoia.

Questo è lo sfigato.

Questo è il turbo manzo.

A questo punto preso un turbo manzo, bisogna rendere cool tutto quello che lo circonda, così viene ingaggiato James Wan alla regia, signore dell’horror degli ultimi anni, e con un felice rapporto con il botteghino, sembrava l’uomo giusto per ridare vigore all’universo cinematografico DC ed è quello che fa.

Wan dirige un blockbuster impeccabile e con tutti gli ingredienti che un blockbuster del 2018/19 richiede, miliardi di citazioni e riferimenti alla pop culture, scene d’azione girate come Dio comanda, battutine a tutto spiano, e mondi immaginari da lasciare a bocca aperta.

Aggiungeteci che la coppia di protagonisti è ben amalgamata, Momoa è perfetto come buddy scanzonato dalla forza sovrumana che si diverte a darle in giro, Amber Heard non sa recitare ma è troppo bella per poterle dire qualcosa, Dolph Lundgren (che sarebbe stato un Aquaman fantastico negli anni ’80) ha il carisma per poter stare lì a non fare niente, Willem Dafoe e Nicole Kidman si divertono e sono dei bei nomi da mettere in cartellone. E non importa se poi i due cattivi fanno pena e il primo vero scontro pure con la cgi che non fa capire niente, perché poi il film si raddrizza da solo, le scene action successive sono fantastiche, Momoa fa scassare di risate, e Wan può rifarsi girando dei gran piani sequenza, vera rarità per un cinecomic,  e con dei mostri marini dal design straordinario.

Insomma, il più improbabile dei supereroi messo al posto giusto, capito cosa deve fare, può diventare il protagonista di un film che se la batte bene, molto divertente e che riesce a intrattenere per tutte la durata (eccessiva come ormai è tendenza a Hollywood, ben 143 min).

Non gli avrei dato due lire e invece mi ha stupito molto in positivo, esce il primo Gennaio, andate a vederlo, dove è uscito ha già fatto uno sfacelo di milioni, daje DC, DTN continua a credere in te.

Immancabile costumino trash.