Dopo il mio articolo sulla serie Netflix era inevitabile (per voi) che arrivasse la recensione della soundtrack. Apro subito con una brutta notizia purtroppo: al momento il CD è irreperibile se non attraverso venditori privati che, al solito, sparano prezzi assurdi.

Conviene quindi procurarsi le canzoni attraverso i vari servizi online per la musica digitale.

 

La Confezione

 

Trattandosi di un doppio CD a prezzo budget non ci si poteva aspettare nulla di raffinato, ma il packaging è comunque dignitoso.

I due CD sono contenuti nella solita teca di plastica che ha la particolarità, però, di essere trasparente rossa. L’effetto è carino.
La qualità della custodia è buona e le alette che reggono i dischi sono molto solide.
Il tutto è contenuto in una copertina di cartoncino con stampa lucida.
Per le immagini si sono utilizzate solo silhouette nere su sfondo rosso, non particolarmente originali ma molto efficaci. Carina anche la grafica minimalista dei CD veri e propri.
Il libretto interno conta poche pagine di credits ed il testo della sigla originale di Devilman, in ideogrammi giapponesi.

La Musica

Tutti i brani sono stati prodotti da Kensuke Ushio aka Agraph, visto che (ovviamente) lo conosco solo io, vi dico che è uno dei talenti della musica elettronica giapponese ed, in questo album, lo dimostra alla grande.

I brani toccano generi molto diversi (sempre però in stile dance/rave) dalla sigla di apertura quasi gotica ai beat Hip Hop che introducono gli amici di Miki nell’anime. Non manca la musica originale del vecchio cartone (quello col Devilman verde) che i protagonisti seguono in tv in qualche scena della serie.

Mi è molto piaciuta la scelta dello stile; sulla rete leggo (pochissime) critiche per il fatto che manchi il rock/metal, musica “satanica” per eccellenza. Ora passatemi la cattiveria ma, in primis, i giapponesi e questo genere non vanno molto d’accordo ed, in seconda battuta, la cosa avrebbe veramente banalizzato il tutto.

Tra l’altro anche nel manga originale Akira diventa Devilman durante un rave party.

Ushio riesce a gestire i vari brani in maniera veramente ottima. sono tutti coerenti ma, contemporaneamente, abbastanza eterogenei. Magari si perderà la personalità e la “firma” dell’artista ma, in compenso, abbiamo due CD che non annoiano mai.

La suddivisione dei brani è abbastanza ben fatta: nel primo disco troviamo quelli principali e scorrevoli mentre nel secondo quelli più elettronici e particolari (infatti io preferisco quest’ultimo).

Prodotto promosso a pieni voti, se vi piace il genere.

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