Presentato in anteprima ad Alice nella città all’interno della Festa del cinema di Roma, Addio Fottuti Musi Verdi è il primo film del complesso di YouTuber partenopei The Jackal che arriverà nelle nostre sale dal 9 novembre.

Film ambizioso e quasi stupefacente dal punto di vista tecnico se paragonato ad altre produzioni italiane, che partendo da un’idea di base molto interessante e carina scade quasi subito nel cliché facilone e cade nella trappola del film a gag in cui sono caduti più o meno tutti quelli che hanno cercato di fare il balzo crossmediale da internet al cinema.

Il film racconta la storia di Ciro (Ciro Priello) grafico napoletano plurilaureato che non riesce a trovare un lavoro in Italia che una notte in preda ai fumi di alcool e droga invia il curriculum nello spazio. Verrà così rapito da degli strambi alieni che gli offriranno il tanto agognato contratto a tempo indeterminato! Ma non è tutto oro quel che luccica e Ciro e i suoi amici si dovranno imbarcare in un’avventura per salvare la terra!

Insomma una commedia che cerca di trattare problemi d’attualità come il precariato giovanile attraverso un genere qui in Italia praticamente mai interrogato: la fantascienza.

Quindi tutto fantastico: una commedia con una bella idea di fondo, realizzata a giovani italiani intraprendenti e di successo che vuole giocare con un genere nuovo per il cinema nostrano. Purtroppo tutto fantastico solo nella teoria perché il film di Francesco Ebbasta non riesce ad accompagnare il comparto tecnico e visivo con uno contenutistico all’altezza. La commedia dei The Jackal pecca forse della mancanza del coraggio di staccarsi dai soliti cliché triti e ritriti e affrontare i temi del film cercando quella freschezza che gli ha portato il successo su Youtube.

Secondo grande problema di Addio Fottuti Musi Verdi (AFMV per gli amici) è proprio l’incapacità, in cui sono incappati tutti gli youtuber nel passaggio dal computer alla sala, di adattare l’efficacia di uno sketch di pochi minuti alla durata di un film. Così si genera all’interno del film quell’effetto a episodi che non riesce ad essere efficace. Perché il cinema ha tempi comici di versi, ha un respiro diverso e quello che funziona in uno sketch di pochi minuti non funziona in un lungometraggio e viceversa. Così che se memori delle risate passate grazie ai The Jackal su YouTube ci aspettiamo di uscire con una paresi facciale dalla sala allora saremo delusi, perché la comicità nel film non funziona se non sporadicamente per le poche trovate che riescono a reggere anche al cinema. Poche ma geniali, su tutte uno straordinario cameo di Gigi D’Alessio, ma che non bastano per promuovere il film.

Capisco il fascino del cinema, del fare un film, su tanti livelli, ma considero anche YouTube un medium nobile ed Importante, i The Jackal si sono dimostrati negli anni degli abili conoscitori di questa piattaforma che hanno capito e che hanno saputo sfruttare con successo ed intelligenza. Spero che non la abbandonino e tornino a sfruttarla in pieno, perché è il loro vero habitat naturale e questo non dovrebbe essere considerato di serie B. Se invece vorranno insistere ancora con il cinema (Cosa che comunque gli è riuscita molto meglio di molti loro colleghi come, ad esempio i The Pills, se non altro per i valori produttivi) spero che facciano tesoro dell’esperienza e delle critiche per imparare e migliorare e poterci regalare un nuovo film che questa volta faccia davvero ridere come i The Jackal sanno fare (cosa non scontata ripensando proprio ai già citati The Pills).