Recensione da “prendere alla lontana” perché temo che il servizio non goda di moltissima fama. Audible è una sorta di “Netflix degli audiolibri” gestito da mamma Amazon.  Con nove euro al mese si può accedere al catalogo.

Da appassionato mi sono subito iscritto, purtroppo i testi italiani, anche se presenti in notevole numero, non raggiungono la caratura della sezione inglese. “Ovvio!” direte voi, e sono d’accordo, però si registra la mancanza totale dei “grossi calabri” (King, Asimov, ecc.). I molti testi in catalogo sono validi ma spesso poco noti e, diciamolo, pur essendo tutt’altro che scadenti la mancanza dei big si fa sentire, anche in termini di qualità.

Amazon tuttavia non ci ha voluto lasciar soli e, dopo due anni di servizio, ha finalmente annunciato l’uscita di un grosso titolo. Così con una grafica alla “Harry Potter” partì un conto alla rovescia che ci avrebbe svelato il mistero. Ovviamente sgamato fin dal primo giorno.

Peccato che i primi audiolibri del maghetto siano già usciti su CD e quindi il riproporli non suscitò un grande entusiasmo. Audible però ci rincuorò subito. Sarebbe stata una nuova edizione con la nuova traduzione e, soprattutto, la saga sarebbe stata presenta al completo.

Da buon Potter fan avevo addirittura ventilato di ricomprare i libri ritradotti e quindi mi son fiondato sul primo audiobook uscito (dopo il terribile conto alla rovescia).

Il narratore, Francesco Pannofino, è bravissimo ed il lavoro è eccelso. Ma… la traduzione, purtroppo, è ridicola.

Il “cavallo di battaglia” della nuova edizione (datata 2011) erano i nomi lasciati originali. Ci sta, anche se i nomi della vecchia edizione non mi dispiacevano. Solo la logica vorrebbe che, se si decide di ripristinare qualcosa, lo si ripristini del tutto. Ed invece no. Alcuni nomi sono stati riportati all’originale, altri rimangono quelli della prima edizione ed altri ancora sono stati ritradotti senza una logica apparente. Albus Dumbledore rimane Silente, Tufflepuff non è più Tassorosso ma diventa Tassofrasso, Florence diviene il centauro Firenze.

Insomma un qualcosa di sgradevole. Ovviamente nulla di imputabile ad Audible e nulla che rovini irrimediabilmente i testi. Ma “il sapore” è veramente quello di un lavoro dilettantesco. Ascolterò con piacere gli audiolibri ma non credo che comprerò il cartaceo come avevo progettato.

(Ovviamente lei resta la numero uno)