MARVEL’S THE DEFENDER – piu che recensione, opinioni personali sparse

Niente di nuovo sul fronte occidentale, in The Defenders (non che si siano mai presentati cosi)  ciò che funzionava in standalone,  ovvero Daredevil (fantastico) e Jessica Jones (buono)  trainano l’intera squadra, mentre gli altri due LukeCage (inutile)  e Ironfist (odioso), si lasciano trascinare, probabilmente per mancanza di carisma, dagli altri due personaggi.

La storia dei Defenders parte frammentata, stesso minutaggio per ogni personaggio,  per arrivare verso la terza puntata all’unione della squadra, un po’ per caso un po’ forzatamente,  ma dopo due puntate piatte, spente a tratti imbarazzanti, la serie migliora, senza mai esplodere ma migliora.

Gli effetti speciali e l’uso dei superpoteri si  limitano a qualche petardo nel petto del sig. Cage e un grosso starlight da pesca nella mano del sig. Rand, nulla di che! Speravo si scoprisse qualcosa in più sui poteri di Jessica, invece niente, il fascino del suo personaggio sta nel modo di fare garbato e di approcciarsi con ottimismo al mondo, perché i suoi poteri sono un mistero per questo universo Marvel; ok, è forte, ma quanto? È invulnerabile…oppure no? Salta in alto? Quanto in alto?  Vola?  Checcazzofa?   quel che è certo è che il suo fegato è invulnerabile.

La stella dello show in definitiva è Daredevil, stracollaudato ninja non vedente,  e non poteva essere diversamente.  Anche se il fulcro della trama ruota attorno all’Ironfist e al “povero” Danny Rand, la sua presenza da quasi fastidio, si da una randa allucinante e non conclude nulla, non è simpatico, ha sempre l’aria del cane bastonato. Prende puntualmente decisioni sbagliate e deve essere salvato spesso e volentieri dai compagni. Sembra un personaggio studiato a tavolino per stare sui coglioni alla gente, e con me ha funzionato.

Parlando dei combattimenti sembra che quelli di Daredevil siano gli unici a essere coreografati con un criterio, una menzione speciale va a Cage, che si muove come un’ orso artritico dentro a una cristalleria.

Finalmente arrivano tutte le risposte rimaste in sospeso sulla questione “Mano” , viene spiegato per filo e per segno come è nata, da chi è composta, cosa fa e perché, per essere del tutto sicuri di evitare ogni colpo di scena(tristezza)!

Importante considerazione da fare, sul finale, senza svelare nulla, le curve narrative dei personaggi, si vanno a chiudere in maniera molto differente,  e l’unico che ha un futuro certo, o meglio, che è certo di avere un futuro è proprio il mio diavolo preferito, che chiude con un cliffhanger mica da ridere…

Ah, dimenticavo Sigourney Weaver, immensa come sempre!

a voi il trailer: