Arrivato nella paludosa cittadina di Bywater un nuovo sceriffo di nome Kyle Williams si trova presto ad indagare su strane sparizioni e morti misteriose. Ad aiutarlo ad indagare ci sarà una bella quanto aggressiva maestrina di scuola, della quale s’innamorerà. Ben presto l’arcano verrà svelato: un mostro della palude – chiamato Man-Thing, l’Uomo Cosa – sta punendo con la morte tutti i responsabili del deturpamento della sua bella palude…Interessante, no?

Se il vostro sogno è realizzare un film tratto da un fumetto Marvel ma non volete mai leggerne uno realmente sappiate che potrete farlo senza problemi. Infatti ci è riuscito il regista di questa improbabile pellicola: quel Brett Leonard che anni prima ci ha regalato “Il tagliaerbe” con Pierce Brosnan. Tratto da un’acclamato fumetto della Marvel scritto per anni da un “signor” sceneggiatore di fumetti quale Steve Gerber, la pellicola – scritta da Hans Rodinoff, autore di una recente (e bruttissima) incarnazione del personaggio, si differenzia da altre produzioni targate Marvel proprio per non avere niente in comune con le pagine da cui è tratto. Seriamente, non c’azzecca nulla. Il personaggio di Man-Thing nacque nel 1971 sui già citati fumetti Marvel e narrava la storia di un biochimico che si ritrovò, per un’incidente, tramutato in un mostro che sorvegliava la sua palude e combatteva “il male”. Bene, nel film – mettetevi l’anima in pace – il personaggio non appare e viene relegato ad una veloce apparizione negli ultimi 5 minuti dove passa pure per il villain della situazione.

Improbabile ed estremamente noioso, se riuscite a rimanere con gli occhi aperti e ben coscienti fino alla fine, potrete godervi il Man-Thing del titolo ben realizzato con la computer grafica: l’unica nota positiva della pellicola. Ma per ricevere questo premio dovrete passare tramite dialoghi incredibili (sembrano scritti da un ragazzino di 9 anni), effettacci ed effettini, un pò di sangue versato qua e là, attori che recitano come cani, lunghe sequenze con una noiosissima musica in sottofondo, un montaggio fatto con il fondoschiena e, dulcis in fundo, la più stupida storia d’amore mai vista in un film. Certo sarà difficile ma se riuscite nell’intento alla fine potrete vedere il mostrone: mica pizza e fichi!

Se invece – inesorabilmente – dopo una ventina di minuti starete già nella fase REM, sappiate che qualcosa del film vi rimarrà ugualmente: nei primi tre minuti di pellicola assisterete ad una scena di sesso che si trasformerà in una scena splatter. Eh sì, è la scena migliore del film.

Scena da ricordare: il Man-Thing che appare sul finale della pellicola

Frase da ricordare: “Tu morirai!”, “Come no! E suppongo che sarai tu ad uccidermi, vero?”, “(riferendosi a Man-Thing) No…Lui…”

Consigliato a: chi ha bisogno di una “ninna nanna” per addormentarsi

 httpv://www.youtube.com/watch?v=9v8iBgtkMpY