Un fast food, l’American Chicken Bunker, è stato costruito sopra il cimitero indiano Ancient Tromahawk Tribe Indian Burial Ground di Tromaville. Dopo che le forze demoniache del cimitero si sono impossessate dei polli da cucinare, un nerd, la sua ragazza diventata lesbica e gli stravaganti impiegati del fast food cercano di affrontarle in tutti i mod

Anche questa volta la Troma non delude. Esattamente per questo potremmo trovarci di fronte all’ennesimo film che i detrattori della casa di produzione indipendente ameranno odiare. Ci sono tutti gli elementi tipici di un Troma-movie: satira demenziale, surreale, smaccatamente e orgogliosamente offensiva, grottesco, cattivo gusto, provocazioni visive, erotismo ed effettacci splatter esasperati quanto tirati via.

Questa volta ciò che viene messo in scena sembra prendersela con l’avidità e la spregiudicatezza delle multinazionali dei fast food e il moralismo spesso affettato, ipocrita, di chi picchetta per le cause nobili pur privo delle giuste e sentite motivazioni, se non quelle atte a soddisfare la solita vanagloria o un sentimento di partecipazione collettivo da pecoroni. Protagonisti un nerd completamente idiota e la ragazza di cui è innamorato, quest’ultima caduta nella rete di una lesbica mascolina con molto da nascondere. Le sempre rinvigorenti secchiate di oscenità sono assicurate dal fast food costruito sopra un antico cimitero indiano, pronto a scatenare le sue assurde forze paranormali sui polli da cucinare.

Niente ci viene risparmiato,c’è sempre spazio per spingersi oltre e ridere, provocando più del consentito, su ogni argomento scomodo e/o delicato; così fra spassosi spezzoni musical (le canzoni dovrebbero essere imparate a memoria, signori!) e un Lloyd Kaufman che si ritaglia la parte di un dipendente fallito specchio del giovane protagonista da adulto, arriviamo alla carneficina finale in stile Romero con tanto di mutazione della folla di avventori in famelici uomini-polli (ovviamente truccati pietosamente). Questa parte l’ho adorata, è incredibile quanto si possa essere creativi e surreali con gli smembramenti e la Troma ci dimostra ancora una volta la propria avanguardia.

Sul resto c’è poco da aggiungere, se adorate il divertimento estremo “Poultrygeist” è il titolo che fa per voi ed ha anche il merito di metterci in guardia sulle schifezze che mangiamo: infatti potremmo finalmente sentirci in colpa per certe nostre scelte alimentari senza però smettere di farne!

Eheheh, vedete, lo stile Troma è irresistibilmente contagioso!

Scena da ricordare: Joe Fleishaker al bagno, in preda a devastanti disturbi intestinali.

Consigliato a: gli irriducibili fans della mitica Troma.

httpv://www.youtube.com/watch?v=yzEA5R0XHOQ